Operazione ambientale nella città lagunare, in rio Terà dei Saloni, dove sono stati piantati 16 nuovi gelsi con la collaborazione dell’Associazione Garanzia Civica

Si trovano vicino alla Basilica della Salute e sono stati posti in sostituzione delle robinie danneggiate dall’acqua grandadel 2019. Venezia è una città congestionata giacché in tutte le stagioni è presa d’assalto da milioni di turisti che giungono in laguna da ogni parte del mondo, per ammirare meraviglie uniche e bellezze incantevoli che fanno del capoluogo veneto un patrimonio universale di arte e cultura.

D’altronde la Serenissima, attraverso la sua espansione in terraferma, giocò un ruolo primario nella diffusione della coltura del gelso nelle campagne venete, per l’allevamento dei bachi da seta. Tutto questo durò per quasi 6 secoli, ossia sino agli inizi della Prima guerra mondiale. Ora le 16 robinie sono state sostituite da altrettanti gelsi-morus alba fruitless (senza frutti).

La scelta, infatti, è stata concordata e condivisa fra l’Ufficio Tutela del Suolo e Verde Pubblico del Comune di Venezia e Garanzia Civica, Associazione che ha scelto di adottare le piante e continuerà, inoltre, a gestirle. Dopo il disastro di due anni fa, le precedenti piante ornamentali erano state irrimediabilmente offese e già questa estate mostravano serie difficoltà nello sviluppo.