Nino Benvenuti è scomparso all’età di 87 anni

Nino aveva tutto. bellezza, tecnica e carattere. E una grande umanità, capace di sostituire i pugni con le carezze. Odiava lo stereotipo del pugile violento e disgraziato, non gli piacevano i vigliacchi e quelli che picchiano i gay. Ha vinto tutto, quando la boxe era vera e grande.
Alzò le braccia, non in un posto qualsiasi, ma nel tempio degli Stati Uniti. al Madison Square Garden. Quella sera Little Italy fece chiasso attorno al quadrato con il Tricolore e i fiaschi di Chianti. In 18 milioni in quell’Aprile del 1967 si misero in ascolto davanti alla Radio. La voce era quella del mitico Paolo Valenti.
È morto a Roma, dove abitava, nel Quartiere Trieste. Per Rino Tommasi, grande commentatore di boxe «il gancio sinistro e il montante destro erano le armi con cui poteva risolvere un incontro, con un colpo solo. Una qualità rara». Nel Novembre del 1970 fu, invece, mandato al tappeto da Carlos Monzón e la gloria s’interruppe.