Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha partecipato nella serata di ieri, in videoconferenza, ad un incontro organizzato da parte americana, con diversi leader europei

Si acuisce la crisi ai confini dell’Ucraina, tant’è che sul piano finanziario le Borse hanno fatto registrare un forte calo, compresa quella di Milano. I leader hanno esaminato gli sviluppi degli eventi, alla luce dell’andamento sul terreno degli esiti dei numerosi contatti diplomatici intercorsi, per evitare ogni eventuale ricaduta del caso sul piano degli equilibri geopolitici internazionali.
È stato, infatti, reiterato il pieno sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dello Stato ucraino. Sono state, inoltre, ribadite l’importanza di mantenere il più stretto coordinamento fra gli alleati e l’esigenza di una risposta comune, capace di tenere aperto un canale di dialogo con la Russia per allentare le tensioni, chiarendo nel contempo le gravi conseguenze che un ulteriore deterioramento della situazione potrebbe comportare.
Gli Stati Uniti si stanno adoperando per una soluzione diplomatica, ma intanto hanno già inviato armi a Kiev e pensano allo spostamento dei propri militari, preoccupati da un improvviso passo in avanti di Mosca: «È molto chiaro che i russi non hanno alcuna intenzione ora di ridurre le tensioni», ha dichiarato il portavoce del Pentagono John Kirby.
Sta di fatto, che più passa il tempo senza che una delle parti ammorbidisca le proprie posizioni, più il rischio di un’escalation militare aumenta, al punto che il premier inglese Boris Johnson, secondo quanto riportato dal Financial Times, ha affermato che «la Russia è ormai pronta ad un blitz per invadere l’Ucraina».