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Com’era prevedibile, con un leggero anticipo rispetto ai tempi previsti, il Governo ha annunciato con il Ministro della Salute Roberto Speranza che le misure restrittive attuate di questa fase acuta di contagio, saranno prorogate sino al prossimo 13 Aprile, Lunedì di Pasquetta. Una decisione che, comunque, non sorprende alla luce del monitoraggio e dei dati quotidianamente comunicati dalla Protezione Civile.

Per il resto, qualcosa di positivo inizia da qualche giorno ad intravvedersi, dove pare che nel nostro Paese si sia ormai raggiunto il famigerato picco e, di conseguenza, salvo spiacevoli imprevisti, la curva della pandemia dovrebbe gradualmente assestarsi su livelli più bassi. Resta, tuttavia, lo stupore sul come mai in Italia, a fronte dei minori contagi rispetto, ad esempio, alla Germania, si registrano purtroppo molti più decessi.

Intanto, Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, continua a ripetere che «nessuno può e deve pensare di poter abbassare la guardia», tant’è che i tempi ad un possibile ritorno alla normalità si annunciano lenti e graduali. Oltretutto, sulla base di un calcolo statistico svolto dall’Istituto Einaudi per l’Economia e la Finanza l’azzeramento dei casi dovrebbe avvenire in Italia intorno al 16 Maggio. Da qui la necessità di procedere con cautela e di non cambiare assolutamente strategia.