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Sono stati presentati a Roma, al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, 750 reperti archeologici rimpatriati da Londra

In seguito ad accurate indagini, mirate a contrastare il traffico internazionale di Beni Culturali, hanno finalmente fatto rientro in Italia. I ritrovamenti, provenienti da scavi clandestini sul territorio italiano, erano confluiti in una Società inglese in liquidazione, la Symes Ltd.
La Società, in realtà, si era sempre opposta ai reiterati tentativi di recupero da parte dell’Autorità Giudiziaria italiana. La consegna, comunque, è stata possibile grazie alle complesse trattative seguite dal Ministero della Cultura, in sinergia e stretta collaborazione con i Carabinieri dell’Arte che, con la fattiva collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Londra, li hanno scortati sino in Italia.
L’insieme dei reperti il cui valore è stimato in 12 milioni di euro, offrono uno spaccato delle molteplici produzioni dell’Italia antica e delle Isole. «Il recupero del Patrimonio Culturale illecitamente sottratto – ha dichiarato, infine, il Ministro Sangiuliano –  è una delle priorità del mio programma, tutelare significa anche evitare che le ricchezze dell’Italia siano depredate da trafficanti senza scrupoli».