Sabato 9 e Domenica 10 Febbraio alle ore 20:30 al Teatro dell’Acquario di Cosenza la storia dell’innocente Giuseppe Gulotta – Come un granello di sabbia –, testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla, con Salvatore Arena. Quando l’orrore giudiziario si veste di speranza.

A diciotto anni Giuseppe Gulotta, giovane muratore con una vita come tante, viene arrestato e costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri ad “Alkamar”, una piccola caserma in provincia di Trapani.

Il delitto nasconde un mistero indicibile: servizi segreti e uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi.

Gulotta ha vissuto ventidue anni in carcere da innocente e trentasei anni di calvario con la giustizia, ha lottato a testa alta, restando lì come un granello di sabbia all’interno di un enorme ingranaggio. Fino al processo di revisione (il decimo, di una lunga serie), ostinatamente cercato e ottenuto, che lo ha definitivamente riabilitato.

Una storia dai contorni oscuri e tormentati, dalle conseguenze drammatiche e non risanabili. Per quello che Giuseppe Gulotta ha vissuto, protagonista suo malgrado di questo itinerario, ma anche per le altre varie vittime della vicenda, affrontare questi avvenimenti sulle tavole di un palcoscenico pone di fronte ad una grande responsabilità.

La responsabilità, naturalmente, di non dimenticare il contesto e gli interessi in campo che generano il dramma. Ma principalmente la responsabilità di declinare la drammaturgia, attraverso la vicenda umana di Giuseppe (ma anche di Salvatore e Carmine, le due vittime della strage, o di Giovanni, Vincenzo, Gaetano, gli altri capri espiatori designati) rendendo giustizia alla sua dimensione personale, quella di una vita quasi interamente sottratta per ragioni inconfessabili.

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