Il più bel Cosenza ammirato in questa prima parte di Stagione piega per 3 a 1 la Ternana, la squadra più in forma fra quelle viste in riva al Crati da inizio Campionato e come nel racconto di Stevenson continua a mostrare la sua doppia personalità fra le partite casalinghe e quelle giocate in trasferta

L’apprensione dei tifosi rossoblù, in questo inizio settimana, era davvero tanta, anche perché l’undici di Zaffaroni, fra partite casalinghe e trasferte, gioca ancora in versione double face. Cinico e letale al San Vito-Marulla, spento ed insicuro lontano delle mura amiche. Gli umbri, oltretutto, se si esclude la gara in terra bruzia, erano giunti ‘agguerriti‘ avendo vinto ben quattro delle ultime cinque partite disputate, con un bottino di 12 goal a favore e 4 subiti. Un passo da primi della classe, si direbbe.

E così, distanti dal Liberati, le Fere hanno cercato conferme, consapevoli di trovare degli avversari in qualche modo storditi dopo la prova incolore di Benevento. Invece, il copione proposto dai rossoblù è sembrato essere scritto per una di quelle serate da incorniciare. E già, perché dopo solo 8′ minuti la squadra di Lucarelli era sotto di 2 goal, grazie all’autorete di Ghiringhelli su tiro-cross di Bittante e alla rasoiata, seppur centrale, di Gabriele Gori, che non ha lasciato scampo all’incolpevole Iannarilli.

Micidiali, comunque, le ripartenze del Cosenza che hanno trovato più slancio e manforte grazie alla presenza del recuperato Bittante (schierato sulla fascia sinistra al posto di Sy) e del giovane alfiere Aldo Florenzi, ormai una realtà, bravo nel pressing, ma anche negli spazi e sulla profondità. Suo, infatti, il legno colpito al 31′, con la complicità del portiere, per una bordata scoccata da fuori area. Nel frattempo Mazzocchi aveva, però, accorciato le distanze al 23′ riaccendendo le speranze degli umbri.

Nel finale della prima frazione di gara, tuttavia, è stato ancora Gori a creare scompiglio nell’area della Ternana con un colpo di testa finito alto di poco. L’unico neo che, dopotutto, si può imputare alla squadra calabrese, in una gara quasi perfetta, è quella di aver tenuto, sul doppio vantaggio, la linea difensiva troppo bassa, favorendo i tentativi sotto porta degli attaccanti avversari. Proietti, per lunghi tratti, ha infatti goduto sulla mediana di una certa libertà di manovra. La difesa, in ogni caso, ha sempre fatto buona guardia, spezzando sul nascere le incursioni dei rossoverdi. Ottime, fra l’altro, a centrocampo le puntuali coperture di un Palmiero ispirato e di un Carraro superbo, migliore in campo insieme a Gori.

Nella ripresa Lucarelli al minuto 59′ ha cercato di ribaltare gli equilibri, mandando in campo forze fresche. Ma è stato Zaffaroni ad incidere maggiormente con le sostituzioni. Tant’è che Millico, appena subentrato a Caso, dopo il tempestivo recupero palla di Anderson, ha raccolto l’assist di Gori insaccando la palla in rete per il definitivo 3 a 1. La Ternana, di par suo, nonostante il pesante passivo, non si è mai tirata indietro ed anche nei muniti di recupero ha cercato di restare ‘aggrappata‘ alla partita.

A pochi secondi dal triplice fischio finale, non a caso, l’arbitro Colombo ha concesso un penalty agli ospiti per un’entrata alquanto scomposta di Rigione su Peralta avvenuta in piena area di rigore, ma sul primo errore di Donnarumma, con conseguente respinta di Vigorito, l’esecuzione è stata fatta ripetere. Sta di fatto che l’estremo difensore rossoblù ha sfoderato l’ennesimo magistrale intervento sul quale il Direttore di gara, a quel punto, non ha potuto far altro che decretare la fine di ogni velleità.

In Conferenza Stampa il nostro Direttore Responsabile Francesco De Filippo, dopo essersi complimentato con Zaffaroni per la bella prestazione della squadra contro un avversario ostico ed insidioso, ha esortato l’allenatore a dichiarare con quale spirito sarà affrontata Lunedì prossimo la sfida contro il Lecce. «Dobbiamo cercare di migliorare recuperando anche energie – ha replicato il mister -. Andiamo a giocare una partita sulla carta difficilissima, però come in tutte le partite faremo la nostra parte con quelle che sono le nostre armi in questo momento, cercando di fare una gara intelligente».

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Vigorito; Tiritiello, Rigione, Pirrello; Situm, Carraro, Palmiero (77′ Gerbo), Florenzi (61′ Anderson), Bittante (77′ Corsi); Gori (89′ Pandolfi), Caso (61′ Millico). A disposizione: Matosevic, Saracco, Kristoffersen, Venturi, Sy, Vallocchia, Minelli. All. Zaffaroni

TERNANA : Iannarilli; Ghiringhelli (59′ Falletti), Boben, Capuano, Martella; Proietti, Paghera (59′ Palumbo); Partipilo (77′ Peralta), Mazzocchi, Salzano (59′ Defendi); Pettinari (72′ Donnarumma). A disposizione: Krapikas, Celli, Kontek, Furlan, Sorensen, Diakitè, Agazzi. All. Lucarelli

ARBITRO: Colombo di Como (Mokhtar – Grossi)

IV UFFICIALE: Leone di Barletta

VAR: Maresca di Napoli

AVAR: Margani di Latina

MARCATORI: 3′ Bittante (C), 8′ Gori (C), 23′ Mazzocchi (T), 65′ Millico (C).

NOTE: Prima dell’inizio della gara il calciatore rossoblù Angelo Corsi ha deposto un mazzo di fiori sotto la curva Nord ‘Catena‘ per commemorare la scomparsa dello storico tifoso Raffaele Mandoliti. Spettatori presenti 3.149 di cui 70 ospiti per un incasso di € 26.547

Ammoniti: 67′ Anderson (C)

Angoli: 0-2 (pt 0-1)

Recupero: 0′ pt; 4′ + 4′ st