Sono due ricercatori cinesi, Weifeng Shi e George Fu Gao, a lanciare l’allarme a livello globale in quanto il nuovo virus potrebbe rappresentare una seria minaccia per la salute pubblica

Oscurato dalla pandemia ancora in corso, il virus ha già provocato i suoi numerosi danni nel mondo animale. Secondo gli esperti asiatici, infatti, «la rapida diffusione di questo virus e la sua dimostrata capacità di attraversare la barriera di specie, lo rende una delle principali preoccupazioni non solo per l’agricoltura e la sicurezza della fauna selvatica, ma anche per l’uomo».
Già nell’Agosto 2020 l’H5N8 ha causato fra i volatili, consistenti focolai, prima in Russia e, poi, a metà Settembre in Kazakistan, mentre nel seguente mese di Ottobre hanno raggiunto diversi Paesi del Nord-Europa. Intanto, la biologa Barbara Gallavotti, ha spiegato: «E’ stato individuato in Cina per la prima volta. Da allora ha colpito e ucciso milioni di uccelli, anche se per ora si è dimostrato incapace di infettare gli esseri umani».
Ovvio che le precauzioni adottate sinora per contrastare il Covid, hanno garantito all’umanità una sorta di protezione anche nei confronti di quest’altro pericolo. Tuttavia, il mondo resta attonito e preoccupato difronte alla possibilità di un’altra eventuale emergenza sanitaria, dopo mesi di sconcerto ed apprensione per quanto successo fra la popolazione di tutti i Continenti.