A Santo Stefano in Aspromonte, racconta il Sindaco Francesco Malara, nel lontano 1847 sventolò la bandiera tricolore per la prima volta nel Sud Italia

Nell’incontro che si è tenuto il 6 Ottobre scorso, al quale hanno partecipato i soggetti promotori dell’iniziativa, è partito un messaggio forte di valorizzazione del Risorgimento Italiano non solo per la sua importanza storica e ideale, ma anche come elemento di coesione territoriale e sviluppo sostenibile delle Comunità locali e dei Borghi, attraverso il recupero di un Patrimonio storico identitario collettivo.
Per cui, da Santo Stefano in Aspromonte, ha preso il via un progetto di unità nazionale e di riscoperta dei valori e di amore verso quel Tricolore, per il quale si è combattuto aspramente e che oggi rappresenta l’orgoglio nazionale. Un appello che giunge dal Sud dalla Calabria, già raccolto e condiviso dalla Toscana e da molti altri Comuni Italiani che vogliono aderire nello spirito di costruire nuove alleanze, in grado di abbattere vecchi muri e stereotipi, guardando al futuro con uno spirito di unità e di coesione.
La bellezza dei nostri Borghi, infatti, luoghi che hanno fatto la storia dell’Italia, le persone di cui si ricordano le gesta e che hanno portato ad un processo di identità nazionale, diventano oggi occasione per riscoprire il Patrimonio materiale ed immateriale di un momento storico che vive ogni giorno attraverso le migliaia di bandiere che si ergono nelle sedi Istituzionali del nostro Paese e che rappresentano, sicuramente, l’orgoglio della nostra Nazione.