Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e quello della Salute Roberto Speranza, hanno sottoscritto Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali dell’anno 2021, nel quale sono individuate alcune misure per prevenire il rischio d’infezione da Covid-19 in occasione dello svolgimento delle prossime elezioni

Con un’apposita Circolare, infatti, il Capo Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali Claudio Sgaraglia, ha fornito ai Prefetti le indicazioni per l’adozione di tutte le precauzioni organizzative e di protezione necessarie per garantire la sicurezza nell’espletamento delle operazioni elettorali e prevenire i rischi di contagio. Sono state, inoltre, disciplinate le modalità di raccolta del voto degli elettori in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario e degli elettori sottoposti a trattamento ospedaliero o domiciliare a causa del virus.

In continuità con quanto già disposto per le consultazioni del 2020, è stata prevista l’istituzione di sezioni ospedaliere nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti-letto che ospitano reparti Covid, le quali, per mezzo dei relativi seggi speciali, saranno chiamate a provvedere alla raccolta del voto domiciliare e del voto dei ricoverati.

Anche quest’anno, in caso di accertata impossibilità di una loro costituzione, le sezioni ospedaliere ed i seggi speciali potranno essere composti da personale delle Unità speciali di continuità assistenziale regionale (USCAR) o, in subordine, da soggetti appartenenti alle organizzazioni di Protezione Civile che abbiano manifestato disponibilità. Ove ulteriormente necessario, il Sindaco provvederà alla nomina di suoi delegati.

Il Decreto Legge, infine, ha introdotto un’importante novità allo scopo di assicurare l’esercizio del diritto di voto da parte di coloro che si trovano in trattamento domiciliare, in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario. In tal senso, è stata riconosciuta ai Comuni nei quali non sono ubicate le predette strutture sanitarie Covid, la possibilità di istituire seggi speciali per la raccolta del voto domiciliare. In caso di accertata impossibilità di costituirlo, potrà esserne formato uno solo per due o più Enti locali, i cui componenti dovranno essere in possesso del cosiddetto Green-pass.