Il Cosenza, purtroppo, non riesce a trovare i giusti ritmi lontano dal San Vito-Marulla. Anche a Benevento, infatti, si è vista una squadra apatica e svogliata che non ha mai creato seri pericoli alla porta avversaria

Finisce con un punteggio abbastanza severo per i bruzi, la sfida al Ciro Vigorito contro il Benevento. La squadra di mister Caserta ha difatti portato a casa un prezioso risultato senza grossi affanni, contro un Cosenza sin troppo abulico e compassato che ha pagato a caro prezzo l’assenza del suo elemento più rappresentativo: capitan Luca Palmiero, uomo in grado di spezzare le trame di gioco avversarie e dettare i tempi per le possibili ripartenze.

Qualcosa, purtroppo, non ha funzionato nei meccanismi della squadra silana, sovente rinunciataria, in cui spesso ha dato l’impressione di lasciare ampi margini alle iniziative dei campani, dimostrando, tra l’altro, troppe individualità e poco fraseggio quando si trattava di attaccare gli spazi concessi dalle retrovie giallorosse.

Non è stata, in ogni caso, una partita dai ritmi veloci, specie nel primo tempo. Pochi i lampi, sia da una parte che dall’altra, con il Benevento che, tuttavia, ha fatto maggiormente pesare il proprio tasso tecnico ed una certa esperienza nello sfruttare gli errori commessi dalla squadra di Zaffaroni. Clamoroso quello registrato al 33′ in occasione del vantaggio dei padroni di casa, quando Barba, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è riuscito a concludere in porta, in perfetta solitudine, seppur i rossoblù erano tutti arroccati nella propria area, con 11 uomini. E, poi, anche questa volta, così come successo ad Alessandria, Pirrello appariva dormiente e disorientato sulla marcatura alla sua sinistra.

Nella ripresa i calabresi hanno comunque provato, almeno nelle intenzioni, a trovare impreparata la difesa avversaria ed in parte ci sono pure riusciti al 49′, quando l’arbitro Ghersini, in maniera inspiegabile, ha però fermato la conclusione di Gori per un precedente fallo, in realtà molto dubbio, su Foulon. Al 56′, invece, l’ennesimo disastro di Sy che perdendo palla sulla mediana, ha innescato l’incursione di Letizia  che dalla linea di fondo ha servito l’assist per il 2 a 0 di Lapadula.

Da quel momento, il Cosenza, non ha mai più dato l’impressione di rientrare in partita, tant’è che lo stesso attaccante beneventano ha imbeccato il subentrato Tello per il tris conclusivo. Il Benevento, oltretutto, sulla soglia del recupero, poteva addirittura calare il poker, ma è stato soprattutto Eyango a mancare la rete della bandiera per i Lupi, giunti finalmente in area con una rara manovra accompagnata. Lupi che, loro malgrado, già nel prossimo turno infrasettimanale saranno costretti a cambiare atteggiamento se non vogliono sciupare quanto fatto di buono sin qui.

Per mister Zaffaroni, ai margini dell’incontro e della brutta sconfitta rimediata, «la squadra deve ancora crescere tanto. Il fatto di aver fatto alcune vittorie non deve farci dimenticare che il percorso sarà lungo e difficile e passa anche attraverso giornate come queste. Abbiamo una rosa con calciatori non ancora abituati a questo tipo di tensioni, sia fisiche che nervose, quindi dobbiamo cercare di raggiungere il nostro obiettivo che, comunque, è diverso da quello del Benevento».

IL TABELLINO DEL MATCH:

BENEVENTO: Paleari (23′ Manfredini), Letizia, Glik, Barba, Foulon; Calò, Viviani (77′ Acampora); Brignola (72′ Vokic), Sau (72′ Tello), Ionita; Lapadula. A disposizione: Muraca, Basit, Vogliacco, Insigne, Di Serio, Moncini, Masciangelo, Talia. All. Caserta

COSENZA: Vigorito; Tiritiello, Rigione, Pirrello; Situm (81′ Bittante), Carraro, Gerbo (59′ Eyango), Vallocchia (59′ Anderson), Sy; Gori (72′ Pandolfi), Caso (72′ Millico). A disposizione: Saracco, Matosevic, Corsi, Kristoffersen, Venturi, Minelli, Florenzi. All. Zaffaroni

ARBITRO: Ghersini di Genova (Sechi – Macaddino)

IV UFFICIALE: Perri di Roma 1

VAR: Camplone di Pescara

AVAR: Ranghetti di Chiari.

MARCATORI: 33′ Barba, 56′ Lapadula, 86′ Tello

NOTE: Cielo variabile, temperatura di 22°C. Terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori presenti 3930, di cui 698 ospiti

Ammoniti: 78′ Calò (B), 88′ Pandolfi (C)

Angoli: 4-5 (pt 3-1)

Recupero: 5′ + 1′ pt; 5′ st