Lunedì serve la goleada con la Moldova

Chissà se c’è una storia sulla vergogna. Non esistono altre immagini per descrivere gli azzurri umiliati, surclassati e annichiliti dalla Norvegia che vola verso il Mondiale. Non c’è niente da salvare. Niente. O forse, per non fare demagogia, un po’ il carattere e il coraggio di Coppola.
La doppia identità di questa Nazionale era nota. Oltre la mediana non siamo esistiti. Almeno Spalletti alla vigilia aveva avuto il buon gusto di non aggrapparsi agli assenti, al finale di Stagione e ad altri alibi. Mancavano pezzi importanti, è
vero, ma se non possiamo permetterci degli infortunati che Italia siamo?
3 gol in cui c’è stata la bravura norvegese impastata con i nostri errori. Sorloth in contropiede al 14′, Nusa incrociando il tiro al 32’ e, infine, Haaland lasciato colpevolmente solo. Il mister è sotto accusa, anche se ammette: «Ma io vado avanti con questo gruppo». L’Italia, intanto, è ripiombata in un incubo e in questo limbo scuro dovrà adesso imparare a vivere nei prossimi mesi.