La quota del vaccino realizzato dalle Aziende Pfizer (americana) e BioNTech (tedesca) riservata all’Italia è per ora relativa a 27 milioni di dosi disponibili da metà Gennaio

L’antidoto sinora sperimentato, almeno secondo dati della fase 3, arriva al 90% di efficacia nell’uomo. L’investimento di Bruxelles, dunque, è finalizzato a far sì che i Pesi membri non restino esclusi dalla partita quando si avrà la possibilità di utilizzare un’arma potente per rendere innocuo il Covid-19.

Il merito della scoperta è da attribuire ai medici Uğur Şahin e Özlem Türeci di BioNTech, entrambi di origine turca, ma residenti in Germania, dove la migrazione dal Paese ponte fra l’Europa e l’Asia è la più considerevole.

Ottimistiche, intanto, le previsioni del Presidente del Consiglio Superiore della Sanità Franco Locatelli fornite alla giornalista Lilli Gruber nel corso del programma su La7: «Da metà Gennaio potranno essere disponibili le prime dosi del vaccino, che ragionevolmente saranno offerte prima agli Operatori sanitari, poi alle Forze dell’Ordine ed, infine, alle fasce più fragili della popolazione. Ci sono tutti i presupposti perché si veda il punto di svolta».

Oltretutto, dal 4 Novembre scorso si è insediato il gruppo di 15 esperti guidato da Gianni Rezza, Direttore della Prevenzione al Ministero della Salute, il cui obiettivo consiste nel coordinare la logistica per la fornitura a tutte le Regioni italiane, da Nord a Sud, anche perché il vaccino va tenuto costantemente ad 80° sotto zero.