L’esame sarà costituito da 2 prove scritte a carattere nazionale ed un colloquio orale

Negli ultimi 3 anni la Scuola ha vissuto gli effetti della pandemia che hanno comportato, tra gli altri, la necessità di modificare successivamente le modalità di svolgimento dell’esame: «Nel 2023 l’Esame di Stato conclusivo del Secondo ciclo di Istruzione tornerà ad essere configurato secondo le disposizioni normative vigenti» si legge, infatti, nella nota.
La prima prova scritta accerterà la padronanza della lingua italiana e sarà comune a tutti gli indirizzi di studio, svolgendosi con modalità identiche in tutti gli Istituti, con la durata massima di 6 ore. La seconda prova scritta, invece, avrà per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio. Con apposito Decreto ministeriale saranno individuate, inoltre, entro il mese in corso, le discipline oggetto della seconda prova.
Infine, il colloquio orale si svolgerà in chiave multi ed interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi fra i diversi saperi, collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale. Possibile eccezione per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento per i quali la pandemia ha determinato difficoltà nello svolgimento delle varie attività e, per tali ragioni, potrebbe in seguito venir meno.