Ci ha pensato l’arbitro Giua a spezzare le sorti di un match tutto sommato equilibrato, quando nel secondo tempo ha concesso un secondo rigore ai salentini a dir poco generoso

Lo Stadio di Via del Mare non porta proprio bene al Cosenza, il cui risultato a fine gara appare sin troppo severo per le poche occasioni create dai giallorossi. Ma al di là delle recriminazioni che, comunque, ci stanno la sconfitta maturata in Puglia mette seriamente nei guai la squadra di Occhiuzzi. Chissà se il bonus salvezza maturato nel finale incandescente dello scorso Campionato, sarà sufficiente per garantire al mister di Cetraro di continuare la sua avventura in riva al Crati.

Ovvio che, fatto il mercato di riparazione, dinanzi alla mancanza di risultati, aggravata oltretutto dalle zero vittorie casalinghe, un’ultima possibilità per raddrizzare le sorti dei Lupi resti, da parte di patron Guarascio, l’inevitabile esonero dell’uomo che nell’estate scorsa si è reso protagonista di un’impresa al limite dell’impossibile.

In realtà, il Cosenza visto contro il Lecce, a parte qualche buco in difesa e a centrocampo, non ha affatto demeritato, nonostante una sostanziale differenza nel tasso tecnico fra le due rose messe a confronto. Tant’è che al 7′ minuto, dopo che i pugliesi hanno colpito una traversa con tiro dalla distanza di Hjulmand, si è subito portato in vantaggio con Gliozzi.

Sembrava il preludio di un cammino in discesa, ma gli errori ingiustificabili della terna arbitrale e l’irruenza, unita alle disattenzioni, di alcuni difensori rossoblù, hanno spianato, un po’ alla volta, la strada agli uomini di Corini. Al 12′, infatti, è arrivato il pareggio dei salentini su penalty trasformato da Coda, che così si riscattava dall’errore commesso all’andata.

E quando, nella ripresa, la gara sembrava essere ormai avviata verso un inesorabile pari, ci pensava la pochezza di un arbitro inadeguato a spezzare del tutto l’equilibrio. Sciaudone interveniva nettamente sul pallone deviandolo oltre la linea di fondo, ma per Giua era rigore e tanto bastava per mandare Mancosu in goal che, a differenza della sfida con l’Ascoli, centrava purtroppo il bersaglio. A quel punto la squadra di Occhiuzzi, a conferma di una certa fragilità, si è di colpo smarrita benché, come gli avversari verso Falcone, non avesse mai portato grossi pericoli alla porta del Lecce, nonostante alcuni sterili sprazzi di bel gioco.

Tuttavia, nessuno degli uomini subentrati in campo è riuscito a sovvertire il destino del match, specie quando Meccariello ha definitivamente fissato il risultato sul 3 a 1 con un’inzzuccata di testa su traversone dal fondo. A proposito che ci faceva Sueva, tra l’altro in netto ritardo, sulla marcatura di Maggio? Questo ed altro, in ogni caso, è bastato a dimostrare una prestazione della squadra sulla soglia della sufficienza.

Amaro il commento di Occhiuzzi in Sala Stampa: «Partita decisa da episodi sfavorevoli». D’altronde, come dargli torto, ma occorre anche sottolineare l’incapacità di strappare punti su un campo dove la vittoria dei padroni di casa mancava dallo scorso mese di Dicembre. Sabato 27 Febbraio, ad attenderlo, un incrocio delicatissimo contro il Chievo degli ex Palmiero e Garritano, sperando che non sia proprio quest’ultimo, dopo l’aiutino della passata Stagione, ad affossarlo del tutto.

IL TABELLINO DEL MATCH:

LECCE: Gabriel; Maggio, Lucioni, Meccariello, Gallo; Majer (78′ Pisacane), Hjulmand, Bjorkengren; Henderson (64′ Mancosu); Rodriguez (74′ Yalcin), Coda (64′ Pettinari). A disposizione: Bleve, Vigorito, Paganini, Stepinski, Monterisi, Nikolov, Zuta, Maselli. All. Corini

COSENZA: Falcone; Ingrosso, Idda, Legittimo (81′ Sueva); Gerbo, Sciaudone (81′ Ba), Petrucci, Crecco; Tremolada (67′ Bahlouli); Gliozzi (74′ Mbakogu), Trotta (67′ Carretta). A disposizione: Saracco, Corsi, Sacko, Schiavi, Vera, Kone, Antzoulas. All. Occhiuzzi

ARBITRO: Antonio Giua di Olbia (Perrotti – Mokhtar)

IV UOMO: Giacomo Camplone di Pescara

MARCATORI: 8′ Gliozzi (C), 12′ rig. Coda (L), 77′ rig. Mancosu (L), 84′ Meccariello (L)

NOTE: Partita disputata a porte chiuse. Serata umida e terreno di gioco leggermente scivoloso

Ammoniti: 11′ Legittimo (C), 15′ Hjulmand (L), 59′ Coda (L), 82′ Ingrosso (C)

Angoli: 2-4 (pt 0-3)

Recupero: 0′ pt; 4′ st