E’ stata una serata importante quella del Cosenza a Benevento. Una vittoria al Vigorito, infatti, avrebbe potuto significare l’assalto ai play-off da parte degli uomini di Braglia, ma occorreva davvero una prova autorevole per giocarsi il jolly in chiave promozione.

Il Cosenza ancora una volta ha dimostrato di essere una squadra tenace e di carattere. Ha affrontato gli ambiziosi campani a viso aperto e benché si sia trovata sotto di due reti già alla mezzora del primo tempo, ha reagito con vigore riuscendo ad acciuffare il pari per poi definitivamente cadere su alcune distrazioni difensive, specie sui calci da fermo e, naturalmente, sulla solita svista arbitrale.

In realtà, già dalle prime battute ci è sembrato di vedere un Cosenza deciso e reattivo, portatore di un messaggio chiaro e forte. Tant’è che al 3’ minuto Tutino (C) si è presentato dinanzi a Montipò (B), il quale è stato abile nell’intercettare il pallone.

Al 21’, invece, il provvidenziale intervento di Sciaudone (C), ad un passo dalla linea di porta, ha annullato il pericoloso tentativo di Caldirola (B) di battere a rete, mentre da lì a poco è stato lesto Perina (C) a fermare un insidioso rasoterra di Coda (B).

Neanche una breve pausa per rifiatare, che in soli tre minuti il Benevento, prima con Bandinelli al 25’ partito sul filo del fuorigioco e subito dopo con Caldirola al 28′, si è portato sul doppio vantaggio.

La partita, a quel punto, poteva considerarsi chiusa. Ma i LUPI, come al solito, mai domi, con lo stesso piglio e determinazione visti sia in casa contro il Lecce che in trasferta a Verona, sono riusciti ad agguantare il pari con veemente ostinazione.

Dopo il legno colpito da Viola (B) al 37′ su punizione, è stato Sciaudone, appena un minuto più tardi, ad accorciare le distanze su respinta del portiere avversario dopo una precisa inzuccata di Embalo; dopodiché Tutino al 44’ ha centrato con un colpo di classe il suo nono goal stagionale, fissando il risultato sul provvisorio 2 a 2.

Nella ripresa gli uomini di Braglia hanno retto soprattutto sul piano fisico, nonostante dalla panchina siano entrati calciatori come Garritano e Mungo che non sono certo gli emuli dei più famosi bronzi in bella mostra sullo stretto.

Braglia, oltretutto, sin dal 1′ minuto ha preferito gettare nella mischia il giovane ed inesperto Hristov il quale, però, l’ha combinata grossa commettendo, nell’economia della sua inguardabile prestazione, due incredibili errori. Per carità, anche Dermaku non ha dato il meglio di sé, ma esorterei chiunque ad una maggiore cautela nel definire il centrale bulgaro come il suo prossimo, naturale “erede”.

Sua, infatti, l’ennesima incertezza che al 53′ ha consentito ad Armenteros (B) di ribadire a rete per il nuovo vantaggio dei campani. Ci ha pensato, infine, Dermaku all’81’ a regalare palla al Benevento per il definitivo 4 a 2 di Coda, nonostante l’azione sia stata viziata da una evidente posizione di fuorigioco.

Tuttavia, lo stesso Braglia al 55’ è stato costretto a ravvedersi su Hristov sostituendolo con Idda, puntando in tal modo sull’affidabilità di un seppur malconcio veterano di diversa caratura. Queste, alla fine dell’incontro, le sue parole: «Il Cosenza ha fatto la partita che doveva fare, mi dispiace per i ragazzi che ci hanno provato. A parte il gol in fuorigioco la partita si poteva tenere in bilico fino alla fine.

Primo tempo buono nonostante i due gol del Benevento, di cui va considerata la forza. Bisogna però essere contenti di quello che abbiamo fatto finora.

Oggi abbiamo preso due gol su calcio d’angolo, questo significa che se l’attenzione cala veniamo puniti. Che la squadra però abbia carattere e personalità lo sapevamo. Non avessimo commesso qualche errore gli avremmo rotto le scatole fino all’ultimo secondo.

Mi auguro che venga a salutarci il grande pubblico per l’ultima partita che disputeremo in casa. Voglio vedere un bello spettacolo mercoledì prossimo. Il Cosenza merita l’entusiasmo dei suoi tifosi e merita la salvezza».

IL TABELLINO DEL MATCH:

BENEVENTO: Montipò; Gyamfi, Antei 46’ Volta), Caldirola, Letizia; Del Pinto (9′ Tello), Viola, Bandinelli; Insigne; Coda (91′ Vokic), Armenteros. A disp.: Gori, Zagari, Di Chiara, Improta, Buonaiuto, Cy, Ricci, Asencio, Crisetig. All. Bucchi

COSENZA: Perina; Capela, Dermaku, Hristov (55′ Idda); Baez, Bruccini, Palmiero (60’ Garritano), Sciaudone (71’ Mungo), D’Orazio; Tutino, Embalo. A disp.: Saracco, Litteri, Schetino, Maniero, Trovato, Bittante. All. Braglia

ARBITRO: Di Martino di Teramo (Soricaro – Cangiano)

MARCATORI: 25′ Bandinelli (B), 28′ Caldirola (B), 38′ Sciaudone (C), 44′ Tutino (C), 53′ Armenteros (B), 81’ Coda (B)

NOTE: Serata gradevole, terreno di gioco in ottime condizioni, presenti nel settore ospiti circa 700 tifosi rossoblù. Al 59′ allontanato dalla panchina il ds dei padroni di casa Pasquale Foggia

Ammoniti: Dermaku (C), Letizia (B), Coda (B), Bruccini (C)

Angoli: 5-4 (pt 3-2)

Recupero: 3′ pt; 4′ st