Il Cosenza, terminato il Campionato con una giornata d’anticipo rispetto alla chiusura definitiva di Sabato prossimo (play-off e sfida salvezza a parte), tenta già di fare ordine e di mettere in piedi un minimo di programmazione in vista della prossima stagione.

Se Mister Braglia si trova al momento in convalescenza a seguito di un recente intervento chirurgico, per il DS Trinchera si annuncia, suo malgrado, un’estate rovente con il mercato che, intanto, bussa alle porte. I dilemmi da sciogliere certo non mancano, anche se sarà il Presidente Guarascio a decidere il badget da destinare alla lista della spesa.

Tutino e Palmiero restano?”: è questo, da alcuni giorni, il rebus che maggiormente tormenta i pensieri dei tifosi. Le ipotesi che si rincorrono sono tante. Qualcuno ha persino avuto l’ardire di formulare, conti alla mano, qualche ottimistica previsione.

E si, perché con l’incasso casalingo dell’intera stagione un bel gruzzoletto si è accumulato, per cui la Società non dovrebbe fare “braccino corto” di fronte alla possibilità di accontentare, seppur parzialmente, il popolo rossoblù. Di conseguenza, almeno uno dei due, dovrebbe restare.

Se fossimo chiamati a dare un suggerimento, senza alcun dubbio (ma per motivi di pura tattica), diremmo Palmiero, specie perché è il meno sostituibile e, perciò, anche il più indispensabile all’attuale gioco del Cosenza.

Non c’è, infatti, in tutta la Serie B, (ma anche in A), un centrocampista con le sue stesse caratteristiche, in grado sia di recuper palloni che d’impostare la manovra d’attacco. Ed ciò, naturalmente, a renderlo unico. Le eccelse qualità mostrate in entrambe le fasi di gioco, spesso pensate da una testa che rievoca la divinità bicefala del Giano Bifronte, emanano sicuramente dal suo essere metà mediano e metà trequartista.

Nel frattempo, c’è da dire, che la Società ha iniziato a considerare la possibilità di un restyling dell’intero settore giovanile che in questa annata non ha prodotto eccellenti risultati. Se, tuttavia, la prima squadra ha avuto  una buona stagione, riuscendo a conquistare, senza troppi patemi la salvezza, le cose, purtroppo, sono andate diversamente per i più giovani.

Tant’è che la Primavera è arrivata ultima nel girone di competenza, mentre le formazioni Under 17, Under 16 ed Under 15 sono rimaste inchiodate nei bassifondi della classifica. Necessita a questo punto un serio rilancio del settore ed è per questo che si stanno valutando alcuni profili.

Il più accreditato, in tal senso, è Rino D’Agnelli, con alle spalle proficue esperienze iniziate con la Reggiana e, da ultimo, con il Mantova. Non si esclude che la settimana prossima possa concretizzarsi questa opportunità, anche se D’Agnelli, divenuto recentemente DS professionista, avrebbe ricevuto richieste da altri club.