E sì, sembrava di colpo tutto perduto dopo la sconfitta in casa contro l’Ascoli e la severa batosta rimediata a La Spezia. Ed invece il Cosenza, come l’araba fenice, con due vittorie consecutive contro Perugia e, adesso, Pordenone, è riuscita a riemergere dalle proprie ceneri. Quella di Trieste, infatti, fra le gare rimaste, era sicuramente la più insidiosa, perché al cospetto di una squadra da mesi lanciatissima verso la Serie A. Ma i Lupi, pur di non affrontare il lungo inverno della Serie C, si sono presentati in terra di confine affamati di punti e desiderosi di riscatto, tant’è che con due zampate hanno piegato senza troppi indugi la resistenza degli avversari.

Le reti dei rossoblù sono arrivate entrambe nel primo tempo, nonostante il Pordenone abbia da subito cercato di mettere pressione ai calabresi con il tentativo di Gavazzi all’11’. Al 19’, tuttavia, è stato Revière a siglare la rete del vantaggio su calcio di rigore, dopo che lo stesso viene atterrato maldestramente in area da un intervento di Almici. Neanche il tempo di rifiatare che i friulani subiscono il raddoppio degli ospiti dopo una splendida azione sviluppatasi sulle fasce con lancio millimetrico di Casasola che pesca Bittante a centro area, pronto ad insaccare di testa. E’ il 23’. Ottimo l’atteggiamento dei bruzi che continuano a restare compatti e concentrati senza mai perdere il controllo del gioco. Bravi soprattutto i difensori a farsi trovare pronti anche nelle situazioni di palle inattive, dove il Pordenone, in questo Campionato, ha costruito le sue fortune. La partita prosegue con due pericolose conclusioni di Casasola al 29′ per il Cosenza e Candellone al 31′ per il Pordenone, ma è Sciaudone al 38′ a sfiorare il tris con un bolide dalla distanza, terminato di poco fuori.

Nella ripresa Tesser ha provato a ridisegnare la squadra con alcuni innesti dalla panchina riuscendo, comunque, a dare maggiore consistenza al proprio centrocampo. Il Cosenza, in ogni modo, ha tenuto testa ai ripetuti tentativi di Mazzocco e Bacalon di innescare gli attaccanti nel tentativo di riaprire le sorti del match.  Soltanto il tiro fortuito di Tremolada al 66’, grazie ad una fatale deviazione, ha potuto ingannare un attento Saracco per il goal del 2 a 1. Occhiuzzi, di par suo, ha richiamato negli spogliatoi lo stanco Carretta lasciando spazio a Bahlouli, che oltre a ridurre le distanze con il reparto di attacco si è mostrato, seppur avanzato di qualche metro, un ottimo baluardo al fianco di Bruccini e Sciaudone. Ha persino sfiorato la marcatura al 74′. Cosicché, dopo una lunga ed interminabile sofferenza, senza comunque registrare particolari minacce, è arrivata una vittoria a dir poco fondamentale. Anche mister Occhiuzzi alla fine si è dichiarato soddisfatto nell’esaltare la lodevole impresa dei ragazzi. «Questa è una squadra che ha tanto fuoco dentro», ha detto nel post-partita. «Speriamo non si spenga», ci sentiamo, ovviamente, di aggiungere. D’altronde, lo avevamo già anticipato nella Conferenza Stampa della vigilia che dopo la vittoria di Cremona si poteva andare a Trieste senza grossi patemi.

IL TABELLINO DEL MATCH:

PORDENONE: Bindi; Almici (31′ Tremolada), Camporese, Barison, Gasbarro (46′ De Agostini); Misuraca (46′ Vogliacco), Burrai, Pobega (55′ Mazzocco); Gavazzi (55′ Bocalon); Ciurria, Candellone. A disposizione: Passador, Di Gregori, Stefani, Chiaretti, Semenzato, Pasa, Zammarini. All. Tesser

COSENZA: Saracco; Capela, Idda, Legittimo; Casasola (88′ Corsi), Bruccini, Sciaudone, Bittante (77′ D’Orazio); Carretta (64′ Bahlouli), Rivière, Báez. A disposizione: Quintiero, Perina, Lazaar, Broh, Schiavi, Monaco, Kone, Sueva, Prezioso. All. Occhiuzzi

ARBITRO: Ivano Maggioni di Lecco (Di Gioia – Annaloro)

IV UOMO: Daniel Amabile di Vicenza

MARCATORI: 19′ rig. Rivière (C), 23′ Bittante (C), 66′ Tremolada (P)

NOTE: Gara giocata a porte chiuse allo Stadio Nereo Rocco di Trieste. Terreno di gioco in ottime condizioni

Ammoniti: 61′ Barison (P)

Angoli: 2-3 (pt 1-3)

Recupero: 1′ pt; 4′ st