Performance molto apprezzata, sia per la tecnica mostrata che per le emozioni trasmesse

Nel saggio-spettacolo di Danza Classica svoltosi nella serata di Lunedì 10 Giugno al Teatro Garden di Rende, dalle ore 20:30 in poi, gli allievi della Dance Studio – Scuola d’Arte Mirella Castriota hanno deliziato il numeroso pubblico presente in Sala, per un evento sold-out, con uno storico balletto dal titolo Excelsior basato sull’idea dominante, nella società di fine ‘800, del trionfo della scienza sull’oscurantismo
Questo stupefacente balletto, creato dal coreografo Luigi Manzotti, fu, all’epoca, un vero e proprio kolossal in quanto magistralmente ispirato ai grandi ideali del progresso e della pace fra i popoli. L’esordio avvenne alla Scala di Milano nel lontano Gennaio del 1881.
Ora, con le coreografie dei maestri Gabriel Roman, Ketty Paolinelli ed Angela Tiesi, la prova fornita dai ballerini del Dance Studio, alcuni dei quali diplomandi, non è stata, in ogni caso, il solito congedo di fine anno, ma si è trattato di una performance molto apprezzata, sia per la tecnica mostrata che per le emozioni trasmesse.
Gli spettacoli della Scuola d’Arte, comunque, andranno avanti con il saggio di Danza Moderna nella serata di Martedì 11 Giugno dal titolo Cos’è la pittura? e con il recital in 2 atti di Mercoledì 12 dal titolo La provaentrambi previsti  per le ore 20:30, sempre sul palcoscenico del Garden.
A seguire le 2 giornate formative del 13 e 14 Giugno in occasione della Masterclass di Maria Grazia Fontana, vocalist e vocal coach, già docente di Amici di Maria De Filippi ed attualmente coach in Tale e Quale Show.
Un percorso iniziato nel Marzo scorso e che vedrà tornare protagonisti gli artisti che intendono perfezionarsi nelle principali tecniche di formazione tradizionale per un approccio scenico completo. «Tutto ciò avverrà sfruttando al massimo le potenzialità degli artisti che si cimenteranno in questo percorso. E una volta formata la Compagnia – ha concluso Maria Grazia Fontanali porteremo avanti fino alla messa in scena dell’Opera».

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