Il 21 Febbraio 1775, apre alla Specola il Museo di Storia Naturale

Entrare in quei grandi Saloni desta una certa impressione, tra fossili preistorici, teche d’insetti tropicali che sembrano usciti da un film di fantascienza e animali di cui, mai, avremmo neanche ipotizzato l’esistenza. Il Museo di Storia Naturale della Specola, infatti, è, se visto con gli occhi di un bambino, un luogo del mistero e delle meraviglie, dove tutto avvince, dove storia e scienza insegnano, ma è l’immaginazione che dipinge gli scenari più affascinanti.
E per un adulto? Chi è un po’ più grande vi può trovare le testimonianze dei propri studi, recenti o meno, la complessa bellezza della natura, la consapevolezza di come il conoscere corrisponda all’arricchirsi. Tutto questo lo dobbiamo alla volontà del Granduca Pietro Leopoldo che, spinto dal pensiero di Galileo e influenzato dai crismi illuministi dell’epoca, pensò bene di riunire, nella prima storica Sede di Palazzo Torrigiani, varie collezioni scientifico naturalistiche risalenti addirittura ai fasti medicei.
Le collezioni spaziano fra le più varie tematiche, dalla zoologia all’anatomia, dalla botanica alla geologia e mineralogia, dalla biomedicina all’antropologia e etnografia. L’abate Felice Fontana, primo storico Direttore del Museo, lo definì un ‘teatro della natura’ e aveva proprio ragione.
Da 1 Settembre 2019 il Museo La Specola è chiuso al pubblico per lavori di riqualificazione. Il progetto prevede un notevole ampliamento espositivo del e piano, anche per ospitare la collezione di Mineralogia e Litologia adesso collocata in Via La Pira. L’offerta museale si completerà con attività didattico-educative per le famiglie e laboratori per i più piccoli.