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L’attore, nato a Fontana Liri il 26 Settembre 1924, avrebbe compiuto anagraficamente domani 28, 100 anni di vita

Mastroianni ha sempre rifiutato il cliché del ragazzone sprovveduto e romantico, personaggio che aveva interpretato nei primi anni di debutto al cinema, per impegnarsi in una ricerca che, invece, ha teso ad esprimere, talvolta con il difficile strumento dell’autoirrisione, le inquietudini e le incertezze dell’uomo contemporaneo.
Ebbe proficue e affiatate collaborazioni con i registi più apprezzati dell’epoca e fu candidato per 3 volte all’Oscar. Figlio di un falegname e di un’ex impiegata della Banca d’Italia, l’attore si trasferì nel Quartiere San Giovanni a Roma nel 1933. Studiò recitazione, ottenendo alcune piccole parti e i primi ruoli da protagonista li ottenne dopo essere stato notato dal regista Luchino Visconti.
Ma sarà con Federico Fellini che nascerà un’amicizia storica e geniale, da tenerli uniti per diversi anni, non solo sulla scena, in cui il regista lo aiuterà ad accettarsi così com’era, nella verità dei suoi personaggi: «Sul set io divento non attore, ma spettatore di Fellini», dichiarerà un giorno Mastroianni, diventato col tempo il suo alter ego.
Morirà a Parigi, dopo una lunga malattia, il 19 Dicembre del 1996. Capace di destreggiarsi sia nei ruoli drammatici che in quelli comici, è stato affiancato, nel corso degli anni, dai grandi attori della Commedia italiana. Il suo ricordo resterà indelebile, dopo l’interpretazione di autentici capolavori.