E’ la prima mostra in Italia del fotografo e artista Miguel Trillo che racconta gli anni ’80 e il movimento culturale noto come La Movida e le sue conseguenze sociali e politiche

Dopo 40 anni di dittatura militare e con la fine della censura, negli anni ’80 e ’90 inizia un periodo di costruzione della nuova Spagna democratica, che si lascia alle spalle un’eredità oscura per farsi largo fra i Paesi occidentali. La mostra è visibile al Museo di Roma in Trastevere, sino al prossimo 30 Aprile.
Mentre le generazioni precedenti danno forma a un nuovo quadro politico, i più giovani si concentrano sul godimento del nuovo regime di libertà e La Movida diventa l’immagine eccessiva di questa nuova Spagna nascente: giovane, selvaggia, irriverente, colorata, edonistica e libera.
Le canzoni e le fotografie, insieme al cinema, sono state il perfetto correlato del cambiamento politico spagnolo di quegli anni. Ma Miguel Trillo, invece di condividere il fascino della sua generazione per i nuovi idoli musicali, si è fermato a guardare il pubblico che ha reso i musicisti star della cultura di massa.
Nelle sue foto, la macchina fotografica dà le spalle al Palco e si concentra sui partecipanti al concerto. E non lo fa in modo furtivo, come il reporter o il ricercatore che vuole catturare un istante evanescente: i protagonisti delle fotografie di Trillo sono consapevoli che la macchina fotografica li fisserà per sempre nel tempo, e si sforzano di mostrare chi sono nel miglior modo possibile.