L’Azienda taglia 165 mila dosi al nostro Paese venendo meno agli accordi. Il 30% in meno delle forniture provoca, infatti, un grave danno alle Regioni

E così rallenta il ritmo di somministrazione, in quanto dovrà essere data la precedenza principalmente ai richiami, con il conseguente slittamento della vaccinazione alle persone con più di 80 anni. Puntuale è arrivata la reazione del Commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri il quale ha minacciato azioni legali nei confronti della multinazionale americana, che nel frattempo ha solo risposto formalmente alle contestazioni.

Una situazione che desta, in ogni caso, una forte preoccupazione e lascia pensare che, al momento, non ci siano le condizioni per considerare archiviata l’ipotesi di un contenzioso. Tutto, comunque, dipende da cosa succederà il prossimo 25 Febbraio, se si tornerà davvero alle forniture standard oppure no. E non si può certo dire che si respiri un clima di reciproca fiducia.

Tuttavia, le vaccinazioni effettuate in Italia sono salite a 1.153.501, almeno in base ai dati pubblicati nella tarda serata di ieri 17 Gennaio dal Governo, pari all’81,9% delle dosi finora consegnate. In testa alla ‘classifica’ vi è la Campania, seguita da Veneto e Marche, mentre in coda resta la Calabria con il 51,9% su un totale di 39.280 dosi da gestire.