Il miliardario rompe gli indugi e scende in campo

Non può candidarsi a Presidente degli Stati Uniti e questo è uno degli elementi che fin dall’inizio della sua discesa in politica al fianco di Donald Trump facevano pensare agli Osservatori che avrebbe potuto solo fungere da Alleato. Invece adesso, dopo aver salutato Washington, ha confermato la minaccia lanciata qualche settimana fa. Fondare un Partito tutto suo.
Nel gorno dell’Indipendenza ha lanciato un sondaggio online per chiedere agli americani se volessero, appunto, l’autonomia da un sistema Bipolare. Il 65% ha risposto sì, mentre il 35% no. «Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia – ha dichiarato Musk -. Oggi, l’America Party è nato per restituirvi la libertà».
Né a destra, dunque, né a sinistra. Con il problema che a sinistra lo odiano per l’appoggio decisivo a Trump e a destra l’amore per il Presidente è assoluto ed è impensabile scalfire la solidità del movimento con il quale Trump ha scalato il Partito Repubblicano. Non potendosi candidare alla Casa Bianca a Musk resta, quindi, il Senato portando altri colleghi in Campidoglio alle elezioni del Novembre 2026.