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Saranno lunghi i tempi di una ripresa verso la normalità. Dopo le festività pasquali, infatti, anche il 1 Maggio potrebbe ancora vederci costretti a restare in casa. Lo ha detto il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a microfoni di Radio Rai, ribadendo la necessità di avere «comportamenti rigorosissimi. Il Coronavirus – ha aggiunto – cambierà il nostro approccio ai contatti umani ed interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo. Tuttavia, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per altre settimane».

La cosiddetta fase 2 di convivenza con il Coronavirus potrebbe, infatti, iniziare a metà Maggio, anche se al momento non vi è alcuna certezza. E’ chiaro che si procederà in maniera graduale e che l’Italia abbia capito bene che oltre all’emergenza sanitaria dovrà essere contrastata quella economica, nel tentativo di risollevare un sistema produttivo che a livello nazionale, ma anche internazionale, sembra essere andato completamente in default.

In tal senso, il Governo ha già predisposto alcuni provvedimenti da portare sul prossimo tavolo del Consiglio dei Ministri, in programma per oggi Venerdì 3, ma che potrebbe slittare nel weekend. Al centro della discussione, appunto, il Decreto per la liquidità alle Imprese e quello per la Scuola, in ambito formativo. Inoltre, nella bozza, è prolungato ulteriormente lo stop agli allenamenti per le squadre di calcio di ogni categoria. Questo, almeno, quanto si legge nel documento, suscettibile di modifiche prima della firma del premier Conte.

Sul fronte scolastico, oltretutto, qualora gli alunni non dovessero tornare più in classe, s’ipotizza per gli Istituti Superiori un esame di Stato con una sola prova orale online basata su un unico colloquio, non escludendo, inoltre, l’eliminazione dell’esame per i ragazzi delle Scuole Medie. Per le classi intermedie, invece, non dovrebbero esserci né bocciati, né rimandati. Il Decreto, nello specifico, prevede eventuali recuperi dei debiti degli apprendimenti già a partire dal prossimo 1 Settembre 2020.

«Di concerto con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza – ha, infine, sottolineato la Ministra Lucia Azzolinastiamo definendo un pacchetto di misure sulle quali a breve faremo chiarezza perché la Scuola ha bisogno assolutamente di certezze».