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La violenza contro le donne presenta numeri allarmanti

«È un comportamento che non trova giustificazioni – ha dichiarato Mattarellaradicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare. La Convenzione di Istanbul, è il primo strumento giuridicamente vincolante ad aver riconosciuto la violenza di genere come una violazione dei diritti umani».
Per il Presidente, è finito dunque il tempo degli alibi. Plaude anche la premier Giorgia Meloni, che in apertura di Consiglio dei Ministri ha auspicato: «La politica sia unita. Al di là delle differenze e oltre gli steccati ideologici». Peccato che proprio lei e i suoi Ministri abbiano finito per polarizzare il dibattito sostenendo che l’aumento delle violenza contro le donne sia legato alla presenza di migranti.
Ad aprire la diga e per primo puntare il dito contro gli immigrati irregolari, è stato il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, durante la presentazione della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin. «Una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e ‘per bene’», gli ha poi ricordato la sorella della vittima, Elena. Parole che, comunque, non sono bastate a fare da argine alle polemiche.