I leader si sono riuniti a Parigi

Il summit convocato d’urgenza da Macron, ha trovato un’intesa sull’aumento della spesa per la difesa, ma si è franato sulla missione di peacekeeping. Le parole hanno sottolineato il momento storico. E non potrebbe essere altrimenti dopo giorni di shock nei quali è apparso il nuovo volto dell’America di Donald Trump, alleato non più solo riluttante, ma persino ostile.
«L’Europa e gli Stati Uniti sono entrati in una nuova fase» ammette il premier polacco Donald Tusk. «La sicurezza dell’Europa è a un punto di svolta» aggiunge, inoltre, la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. Il sussulto auspicato da Emmanuel Macron si è, comunque, concretizzato, con un accordo sull’aumento delle spese militari tra gli 8 leader presenti a Parigi.
«Dobbiamo fare di più e meglio per la nostra sicurezza» ha avvertito il Capo di Stato francese. Il Cancelliere tedesco ha aperto anche all’idea dei defence bond. Il vertice si è, infine, concluso in bilico. Da una parte, il passo avanti sulla clausola di salvaguardia per le spese militari e l’apertura sui defence bond. Dall’altra, una spaccatura su una possibile forza di interposizione in Ucraina.