Anche quest’anno il Ministero della Cultura aderisce alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 Dicembre, istituita dall’ONU nel 1992 

Rappresentano il 15% della popolazione mondiale, mentre in Italia sono oltre 3 milioni le persone affette da problematiche che ne limitano il benessere psico-fisico. Oltretutto, il diffondersi della pandemia a livello planetario ha accentuato ancor più l’insorgere di un forte disagio nelle persone fragili, con conseguenze disastrose sul loro equilibrio e sulla salute mentale. Oggi ci si ricorda di queste persone, ma l’impegno dei Governi dovrebbe essere quotidianamente vigile nell’assicurare maggiori diritti e migliori condizioni di vita.

Ad unirsi alle tante manifestazioni sparse su tutto il territorio nazionale, c’è anche l’iniziativa dell’Archivio di Stato di Cosenza, in linea con l’impegno del Ministero della Cultura, che celebra, appunto, la Giornata sui diritti dei disabili. In Sala Studio, infatti, sarà a disposizione degli utenti con disabilità visiva, la Guida ai fondi in codice braille, inserita nel progetto realizzato dalla dipendente non vedente Vittoria Straface, a testimonianza di un impegno costante per garantire un ampliamento della partecipazione alla fruizione del Patrimonio documentario.

Nonostante i numerosi progressi e l’accresciuta sensibilità verso la disabilità, ancora oggi il non vedente o l’ipovedente incontra nella quotidianità notevoli ostacoli che lo inducono a sentirsi escluso dal contesto sociale. Per questo motivo l’Archivio dà il suo contributo ad una cultura da percepire con altri occhi, meno distratti da ciò che li circonda e proprio per questo sicuramente più intensi e profondi.

Purtroppo, il numero di persone con fragilità è in costante crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione. Le principali analisi confermano, infatti, che a livello mondiale, esiste una correlazione positiva fra invecchiamento e disabilità, soprattutto nei Paesi più poveri in cui gli individui accumulano, nel corso della vita, maggiori rischi sanitari a causa di malattie croniche, incidenti ed altre patologie.