L’invito ad una Cooperazione Europea coesa per affrontare i profondi cambiamenti globali in atto

Quest’anno il Summit, che celebra i 20 anni dalla prima edizione tenutasi a Roma nel 2005 e segna l’ultimo incontro fra i Capi di Stato prima del termine del mandato del Presidente portoghese. «Nessun dorma» esordisce il nostro Presidente, parlando dopo Mario Draghi. «La romanza che poc’anzi abbiamo ascoltato potrebbe applicarsi alla nostra Unione» dichiara con franchezza.
Davanti al Re di Spagna Felipe VI° e al Presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, Mattarella sprona i 27 a progredire senza indugi e con efficacia sulla via di una maggiore competitività, indispensabile per il rilancio strategico dell’Europa. La capacità di adattamento a cambiamenti anche drammatici, è da sempre la sua forza e la grave crisi che sta attraversando anche a causa di choc esterni, deve diventare il motore della sua rinascita.
È il concetto attorno al quale il Capo dello Stato ha costruito il suo intervento alla XVIII° edizione del Cotec, il Simposio fra Italia, Spagna e Portogallo. Mattarella e Draghi, infatti, hanno intonato con una voce sola lo stesso spartito, concertato Martedì sul volo di Stato. Il traguardo è quello di un’Europa più competitiva e più presente nello scacchiere internazionale.