5 anni

Testa, cuore e carattere. Il Cosenza visto contro il Crotone ha messo in campo le migliori qualità per far propri i tre punti in una sfida apparsa, sin dai primi minuti, nervosa e combattuta.

Le nuvole pesanti del pomeriggio minacciavano pioggia scrosciante, tant’è che il terreno di gioco è rimasto a lungo coperto dai teloni per evitare che un violento acquazzone rendesse ancor più agguerrita la contesa tra due squadre desiderose, entrambe, di aggiudicarsi l’intera posta in gioco.

Il derby calabrese, alle fine, lo hanno vinto i LUPI silani, lasciando i cugini pitagorici sempre più impantanati nella palude della bassa classifica.

Ancora una volta, straordinario il goal di Embalo che ha messo il sigillo sulla vittoria del Cosenza, concedendo ai circa 10 mila tifosi presenti al San Vito-Marulla la stessa prodezza vista contro il Brescia: colpo di testa e palla nell’angolo alla sinistra del portiere. E’ stata l’apoteosi. Il timer dello Stadio segnava esattamente il 29’.

Da sottolineare, inoltre, la bravura di Baez che ha indirizzato sulla testa del compagno un pallone partito col contagiri. Spetta a lui, infatti, la palma di “uomo partita” fra i 22 calciatori visti in campo. Prova ne sono, oltretutto, i due tiri ad effetto scagliati verso la porta difesa da Cordaz di cui uno finito sul palo (53’) e l’altro respinto dallo stesso portiere crotonese oltre la traversa (61’).

Ma la cronaca del primo tempo non si esaurisce certo con il goal di Embalo, perché degni di nota sono stati gli immediati tentativi di “Jenny” Tutino quando all’8’ e al 12’, con due tiri pericolosi calciati di prima intenzione, ha messo in difficoltà la difesa avversaria. Ci ha riprovato anche al 39’ con diagonale, però, finito sul fondo.

Il Crotone ha annaspato. Rare volte si è visto dalle parti di Perina, nonostante gli uomini di Stroppa non abbiano mai rinunciato allo scontro fisico, talvolta lecito, ma quasi sempre al limite della correttezza e della sportività.

Il secondo tempo, come già detto, ha offerto delle belle giocate con Baez che, da subito, ha impensierito Cordaz con due tiri di precisione. Fra le due azioni è arrivata la prima vera occasione per il Crotone con Sampirisi che al 54’ ha spedito il pallone di poco fuori.

Nel frattempo la tensione è salita, cosicché l’arbitro Abbattista di Molfetta ha cominciato a dispensare cartellini da una parte e dall’altra. A farne le spese: Barberis (CR), Curado (CR), Vaisanen (CR), Dermaku (CO) e Bittante (CO) col giallo; mentre Golemic (CR) e Maniero (CO) col rosso.

Al 75’ il Cosenza ha sprecato l’ennesima occasione del raddoppio quando Bruccini ha lisciato la palla su di un cross magistrale di D’Orazio. L’errore, comunque, poteva costare caro agli uomini di Braglia perché tre minuti dopo Dermaku rischiava l’autogol nel tentativo di anticipare il “gigante” Simy. Il pallone, per fortuna, si stampava prima sul palo, poi ci pensava il bravo Perina ad opporsi allo stesso centravanti crotonese.

Finale, in ogni caso, incandescente con Cordaz che si è reso protagonista di due plateali sceneggiate: ha inveito contro Tutino intanto sofferente a terra; non ha restituito il pallone ai giocatori del Cosenza dopo che Garritano lo aveva depositato fuori dal terreno di gioco proprio per consentire all’attaccante bruzio le cure necessarie.

Tuttavia, il clima è degenerato al 92’ con tutta la panchina del Crotone che ha “cannibalizzato” uno dei guardalinee reo di aver segnalato un’irregolarità sulla rete dell’ipotetico pareggio crotonese. Si è trattato di un accerchiamento che visto dalla tribuna stampa è sembrato essere, soprattutto, un rito tribale.

Per fortuna da lì a poco è arrivato il fischio dell’arbitro che ha consegnato alla cronaca la strameritata vittoria del Cosenza, conquistata grazie ad una delle più belle prestazioni viste in questo girone di ritorno. E così, nella settimana del Planetario, dopo il buio di Lecce, la città è tornata a riveder le stelle.

Questo, nel post partita, il commento di Mister Braglia: «Non siamo partiti male però loro ci hanno preso le misure, così ho messo Baez quinto a sinistra e due punte veloci in avanti per creargli problemi. A mio avviso Maniero non ha fatto nulla per meritarsi il rosso, non cambio giudizio su di lui. Godiamoci la vittoria stasera, da domani penseremo al Padova. Io penso che oggi abbiano meritato tutti la vittoria, hanno fatto la partita che dovevano fare. Noi giochiamo al limite delle nostre possibilità perciò bisogna solo fargli un applauso a questi ragazzi. Il Crotone ha disputato una buona gara, noi abbiamo sfruttato le nostre doti cercando di dargli noia, puntando tutto sulla qualità dei nostri attaccanti e sulla nostra aggressività. Non sappiamo ancora nulla sulle condizioni di Tutino».

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Perina; Bittante, Capela, Dermaku, Legittimo; Bruccini, Palmiero, Sciaudone (83′ Garritano); Embalo (69′ Maniero), Tutino, Baez (73′ D’Orazio). A disp.: Quintiero, Saracco, Mungo, Litteri, Izco, Schetino, Trovato, Hristov. All. Braglia

CROTONE: Cordaz; Curado, Vaisanen, Golemic; Sampirisi, Benali, Barberis, Zanellato (63′ Rohden), Firenze (83′ Machach); Simy, Pettinari (63′ Mraz). A disp.: Festa, Cuomo, Tripicchio, Gomelt, Milic, Kargbo, Marchizza, Molina, Valietti. All. Stroppa

ARBITRO: Il Signor Abbattista di Molfetta (Muto – Formato).

MARCATORI: 29′ Embalo

NOTE: Serata umida, temperatura di 12°C. Spettatori presenti 9180 di cui 988 ospiti (7377 paganti + 1538 abbonati)

Ammoniti: Barberis (CR), Curado (CR), Vaisanen (CR), Dermaku (CO), Bittante (CO)

Espulsi: al 49′ Golemic (CR) per proteste; al 53′ Maniero (CO)

Angoli: 5-7 (pt 4-3)

Recupero: 1′ pt; 5′ + 4′ st

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