La tensione a Napoli e dintorni è palpabile ovunque. Persone disperate, in lacrime, anche se grossi danni non ci sono stati. Del resto è da anni che i napoletani convivono con il terrore del terremoto, in uno stress continuo. Soprattutto ai Campi Flegrei, la paura leva il sonno. Dopo una prima scossa con epicentro a Pozzuoli, in tarda mattinata se ne sono registrate altre.
Per precauzione sono state evacuate le Scuole e l’Università. Fermi i Treni, la cui circolazione, a rilento, è ripresa soltanto dopo alcune ore. La forte scossa, il cui epicentro sarebbe stato individuato in mare, è stata avvertita chiaramente anche a bordo di una Nave che si stava dirigendo ad Ischia.
Tutti si sono preparati al piano di emergenza, collaudato più volte, ma mai realmente interiorizzato dalla popolazione. Molti hanno dormito in macchina, rifuitandosi di rientrare nelle case. Il vero epicentro, da considerare oggi è la paura. E lo ha ben capito il Prefetto Michele Di Bari: «La paura è stata tanta, le persone sono scese in strada. Bisogna relazionarsi con il loro panico».