In Piazza San PietroLeone XIV° sottolinea nell’Omelia che lo Spirito Santo scioglie durezze e narcisismi
«Lo Spirito Santo infrange le frontiere e abbatte i muri dell’indifferenza e dell’odio». Con queste parole il Sommo Pontefice, durante la messa di Pentecoste, ha evidenziato che in un mondo segnato dai social ogni relazione interpersonale è «infestata dalla volontà di dominare sull’altro, come purtroppo dimostrano i numerosi e recenti casi di femminicidio».
La Chiesa ricorda, infatti, la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli che, secondo il racconto dei Vangeli, avvenne 50 giorni dopo la Risurrezione di Cristo. PapaPrevost, che ieri sera ha presieduto una veglia di preghiera con le nuove Comunità cattoliche, ha voluto ricordare ai fedeli il significato profondo di questo giorno.
«Lo Spirito Santo viene a sfidare in noi, il rischio di una vita che si atrofizza, risucchiata dall’individualismo. È triste – ha, infine, aggiunto Papa Leone – osservare come in un mondo dove si moltiplicano le occasioni di socializzare, rischiamo di essere paradossalmente più soli, sempre connessi eppure incapaci di fare rete».