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E’ ampiamento documentato e di dominio pubblico il mancato funzionamento della cosiddetta piattaforma per le prenotazioni della somministrazione del vaccino ai cittadini

E’ una protesta sacrosanta quella innescata dagli Amministratori locali, in quanto l’inoculazione  viene effettuata in Centri vaccinali distanti centinaia di chilometri dal luogo di residenza, comportando gravi problematiche soprattutto per le persone anziane, spesso senza parenti vicini, e per i cosiddetti fragili, categoria alla quale sono resi difficili spostamenti così lunghi.

È quanto denunciano, appunto, gli oltre ottanta Sindaci della provincia di Cosenza che hanno sottoscritto la lettera trasmessa Mercoledì 7 Aprile al Presidente della Regione Calabria Nino Spirlì e al Commissario sanitario Guido Longo per esigere risposte e chiarimenti non più dilazionabili, con particolare riferimento all’organizzazione del piano vaccinale.

Tra l’altro, i primi cittadini firmatari si sono recati nella giornata odierna alla Cittadella Regionale di Germaneto. «Abbiamo sempre risposto – hanno scritto nella missiva – a tutte le richieste avanzate dalle competenti Autorità sovra comunali per rendere semplice, fruibile e meno gravosa per i cittadini la somministrazione dei vaccini, con dispendio di energie, risorse economiche e umane. È nostro dovere – aggiungono infine – tutelare la cittadinanza sempre e comunque e soprattutto alla luce dell’incremento documentato dei contagi e dell’aggravarsi complessivo delle conseguenze economiche e sociali derivanti sulle popolazioni locali».