Un’attesa prolungata quella di Cosenza-Benevento, che ha costretto i tifosi locali e non, a recarsi per ben due volte allo Stadio per assistere alla gara. Infatti, l’incontro previsto per Sabato 15 è stato recuperato, dopo che l’arbitro Pillitteri di Palermo si è visto costretto a rinviare la partita per impraticabilità del campo, Domenica 16 alle 17:00.

In realtà, il fine settimana ha fatto capire quanto il drenaggio del San Vito-Marulla sia seriamente compromesso e il rischio a cui la squadra rossoblù è sottoposta a causa delle perturbazioni che caratterizzano questa fase della stagione. Bisognerà, allora, correre al più presto ai ripari prima che il destino del Cosenza sia segnato da questa grottesca vicenda.

Ma torniamo alla cronaca del match. I Lupi sono reduci della brutta sconfitta contro lo Spezia dell’ex Okereke. E’ inutile negare che la prestazione opaca ed incolore vista in terra ligure, abbia nuovamente privato l’ambiente di quelle certezze conquistate di recente da un Cosenza apparso molto più solido e consapevole dei propri mezzi.

Già dal primo quarto d’ora di gioco si intuisce, comunque, che il Cosenza preferisce, attraverso un palleggio poco fluido e prolungato, tenere bassi i ritmi della partita. Tuttavia, il Benevento non si lascia imbrigliare nella fitta rete di passaggi orchestrata dal centrocampo brutio e tenta, con ripartenze veloci, nonostante un campo pesante ed improponibile, di sorprendere la difesa rossoblù.

Ma al 18′ arriva la vera prima occasione da goal per il Cosenza con il colpo di testa di Dermaku sul quale il portiere del Benevento compie una straordinaria prodezza, quando respinge, con l’aiuto della traversa, l’incornata del centrale destinata nel fondo della rete. Passano pochi minuti ed anche Perina (C) è chiamato ad un difficile intervento su tiro dalla distanza dell’attaccante beneventano Coda.

Sono pochi, in ogni caso, i lampi che infiammano la sfida. Con il trascorrere dei minuti, al contrario, è sempre più netta la sensazione di un Cosenza propenso ad addormentare la partita pur di dividere la posta in gioco, in modo da propiziare la conquista di uno striminzito punticino in grado, dopo tutto, di smuovere la classifica.

Al 41′ il direttore di gara decide, senza alcun ripensamento, di allontanare mister Braglia dalla panchina, dopo che lo stesso si era appena lasciato andare a reiterate proteste per un fuorigioco di un attaccante campano fischiato con inspiegabile ritardo. Al 46′ brutto fallo a centrocampo di Buonaiuto (B) che stende Tutino (C) in piena corsa verso l’area avversaria. Giallo scontato. Dopodiché, duplice fischio e squadre negli spogliatoi per la fine del primo tempo.

La ripresa inizia nel segno del Benevento che alza il suo baricentro ed inizia a condurre il gioco. Il Cosenza, con un atteggiamento al quanto bulimico e rinunciatario, subisce la manovra dei giallorossi che al 62′ colpiscono addirittura il palo dopo l’incursione in area del solito Buonaiuto (B).

E’ un preoccupante segnale d’allarme che in un certo senso scuote la formazione calabrese che da quel momento riprende il bandolo della matassa, approfittando anche dell’ingresso in campo di Maniero (C) che sostituisce uno stanco Baclet (C), anche se un minuto prima, precisamente al 66′, un contestato D’Orazio si era divorato una ghiotta occasione da goal da buona posizione con un tiro sterile e senza pretese.

Cosicché, non si registreranno ulteriori sussulti se non un colpo di testa da distanza ravvicinata da parte di Bruccini (C) su traversone di Baez (C) con palla che, di pochi centimetri, finisce all’esterno della rete. E’ l’epilogo, purtroppo, di una gara fiacca e a dir poco stucchevole, complici ovviamente le pessime condizioni del manto erboso del San Vito-Marulla.

La partita, a conti fatti, non ha offerto particolari emozioni, anche se ha contribuito, in parte, ad allontanare i fantasmi riemersi nello scorso weekend. Forse, per quanto appaia parziale e consolatoria, si potrebbe a questo punto condividere anche l’analisi di mister Braglia quando afferma che in serata: «Se c’era una squadra che doveva vincere questa era il Cosenza».

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA (3-5-2): Perina; Idda, Dermaku, Legittimo; Corsi, Mungo (81′ Garritano), Palmiero, Bruccini, D’Orazio (77′ Baez); Baclet (67′ Maniero), Tutino. A disp.: Cerofolini, Saracco, Perez, Di Piazza, Tiritiello, Schetino, Pascali. All. Braglia

BENEVENTO (3-5-2): Montipò; Di Chiara, Antei, Billong; Letizia, Tello, Bandinelli, Buonaiuto (83′ Del Pinto), Improta; Coda, Asencio (58′ Ricci). A disp.: Puggioni, Gori, Sparandeo, Tuia, Gyamfi, Insigne, Nocerino, Cuccurullo, Volpicelli, Filogamo. All. Bucchi

ARBITRO: Signor Pillitteri di Palermo (Rossi – Macaddino)

AMMONITI: D’Orazio (C), Antei (B), Bandinelli (B), Buonaiuto (B)

MARCATORI: /

NOTE: Giornata serena ma fredda, temperatura di circa 9 gradi. Al 41′ del primo tempo viene allontanato dal terreno di gioco il tecnico del Cosenza Piero Braglia

ANGOLI: 4-5 (pt 1-4)

RECUPERO: 3′ pt; 3′ st