Dallo Stadio Adriatico di Pescara, luogo che evoca sempre piacevoli ricordi per i Lupi, il Cosenza esce indenne dopo aver disputato metà gara in dieci uomini

Finisce a reti inviolate la sfida fra due squadre che, guardando l’attuale classifica, non godono certo di buona salute e solo, in parte, il risultato ottenuto accontenta i calabresi, che nella prossima gara di Lunedì 4 Gennaio ospiteranno in riva al Crati un agguerrito Empoli dopo il pareggio interno contro l’Ascoli.

La testa dei tifosi, intanto, è già rivolta all’imminente finestra di mercato, nell’attesa che patron Guarascio ed il Direttore Sportivo Stefano Trinchera sappiano trovare i necessari correttivi per una squadra, che a fronte di una difesa solida ed equilibrata, ha mostrato il peggior attacco della categoria con appena 11 reti realizzate.

L’espulsione di Bittante avvenuta al 43′ del primo tempo, per doppia ammonizione, ha fortemente condizionato la prestazione dei rossoblù. Gli uomini di Occhiuzzi, infatti, da quel momento, hanno perso in smalto e sicurezza non riuscendo più a scalare nelle geometrie di gioco. Troppe le palle perse anche sulla corsia di destra, dovute alle tante imprecisioni di un Angelo Corsi apparso abulico e deconcentrato.

Nonostante i pochi tiri effettuati verso la porta di Fiorillo, al 27′ uno scambio fra Bahlouli e Baez per poco non consentiva all’uruguaiano di realizzare il goal del vantaggio per i silani. Anche Kone all’11’ aveva chiamato l’estremo difensore abruzzese ad un difficile intervento con un bolide dalla distanza.

Il Pescara, tuttavia, ha sempre mantenuto il controllo della partita ed è uscito soprattutto alla distanza, approfittando dalla superiorità numerica su un Cosenza che, nel frattempo, con l’ingresso di Vera al posto di Carretta, si era notevolmente abbassato.

Al 63′ Galano si è visto annullare il goal dopo l’assist di Memushaj, per evidente posizione di fuorigioco. Ma il Pescara non ha mai smesso di crederci tant’è che prima con Nzita all’83’ e, poi, con Guth, nei minuti di recupero, ha confezionato due clamorose occasioni per portarsi in vantaggio, di cui una si è infranta contro la traversa con Falcone, ormai, fuori causa.

Per Occhiuzzi «l’approccio alla gara non è stato dei migliori, poi l’espulsione ha fatto il resto». Ora la testa è al cosiddetto mercato di riparazione. Eventuali errori, questa volta, potrebbero costare caro ad una Società che non ha mai fatto mistero di voler mantenere la categoria, anche se gli sforzi fatti in questi recenti Campionati di Serie B non hanno sicuramente acceso grandi entusiasmi fra i tifosi.

IL TABELLINO DEL MATCH:

PESCARA: Fiorillo; Scognamiglio, Bocchetti (57′ Balzano), Guth; Bellanova, Omeonga (51′  Valdifiori), Memushaj (77′ Vokic), Maistro (57′ Busellato), Jaroszynski (76′ Nzita); Galano, Ceter. A disposizione: Alastra, Bocic, Blanuta, Crecco, Ventola, Riccardi, Leandro Fernandes. All. Breda

COSENZA: Falcone; Tiritiello, Idda, Legittimo; Corsi (81′ Bouah), Kone, Sciaudone 81′ Petrucci), Bittante; Bahlouli (75′ Ba); Carretta (46′ Vera), Báez (68′ Sacko). A disposizione: Saracco, Petre, Borrelli, Bruccini, Gliozzi, Ingrosso, Sueva. All. Occhiuzzi

ARBITRO: Marco Serra di Torino (Passeri – Massara)

IV UOMO: Daniele Paterna di Teramo

MARCATORI: -.

NOTE: Partita disputata a porte chiuse. Cielo variabile, terreno di gioco in buone condizioni

Ammoniti: 19′ Carretta (C), 42′ Bittante (C), 55′ Corsi (C), 56′ Maistro (P), 66′ Balzano (P), 90’+3′ Ba (C)

Espulso: al 43′ per doppia ammonizione Bittante (C)

Angoli: 5-6 (pt 2-3)

Recupero: 1′ pt; 4′ st