Campioni del passato proiettati nel presente e nel futuro della Società

Michel Platini è l’uomo dei sogni del popolo bianconero. Gliene ha regalati tanti negli anni ’80, luccicanti come i Trofei, sinuosi come le sue traiettorie e affilati come la sua ironia. Gliene continua a regalare oggi, parlando d’amore quando di mezzo c’è la Juventus. E colpisce vederlo, lui Re dei cinici, stupirsi davanti all’idea che, 40 anni dopo, quel popolo si scaldi ancora nel sentire il suo nome.
Platini è amico di John Elkann e di Andrea Agnelli, ma le strategie della famiglia non sono mai state condizionate dagli affetti e dalle suggestioni personali. Sognare non costa nulla, ma quello che costerebbe (e non poco), sarebbe affrontare un’altra Stagione come quella appena finita a Venzia, con l’agognata qualificazione Champions arrivata al termine di un percorso deludente.
A fianco a lui, l’attesa del tecnico a cui affidare la squadra. Il Club ha già ribadito all’allenatore croato l’apprezzamento per il lavoro svolto. L’alternativa, ormai diventato il segreto di Pulcinella, è quella di Antonio Conte a cui la Juventus ha deciso di affidare la nuova ripartenza con la concreta speranza di poter ripetere i risultati del passato.