Ponte Vecchio, simbolo di Firenze e uno dei più noti monumenti al mondo, sarà oggetto per la prima volta nella sua storia centenaria di un restauro conservativo

Il Ponte, infatti, soffre di tutti i malanni di un bene esposto agli agenti atmosferici e al flusso costante dell’Arno, piene comprese, e sebbene sia ben saldo e ancorato, senza alcun problema di sicurezza strutturale, ha bisogno di un’accurata operazione di pulitura e sistemazione delle parti più ammalorate.
I lavori, progettati in stretto coordinamento dai servizi Belle Arti e Viabilità di Palazzo Vecchio, costeranno circa 2 milioni di euro. Nei prossimi giorni è in programma l’allestimento di una piattaforma galleggiante completa di ponteggi necessaria all’esecuzione dei rilievi, all’installazione del sistema di monitoraggio del Ponte, che durerà un anno, ed al prelievo dei campioni dei materiali, servizio fondamentale per la progettazione del restauro.
I lavori di restauro interverranno sulle alterazioni cromatiche, sulla presenza di alghe, licheni e vegetazione infestante, sui depositi superficiali incoerenti, su fratture e fessurazioni della pietra forte, particolarmente evidenti sotto le arcate. Dovranno, inoltre, essere eliminate tutte le macchie di umidità presenti nell’intradosso del manufatto, sulle spalle e sulle pile.
Si inizierà con la disinfestazione biologica per procedere, poi, al consolidamento della pietra lesionata e alla ricostruzione delle parti mancanti di tutti i componenti del Ponte, dalle volte alle pile ai sottoarchi e al parapetto. Particolare attenzione verrà data anche alle parti decorate con stemmi e cimase, adesso difficilmente leggibili.
Verranno sistemate anche le parti in legno degradate (cosiddetti puntoni) che sorreggono le botteghe con trattamento antitarlo e verniciatura. Si interverrà, infine, sulla carreggiata stradale con stilatura dei giunti e verniciatura protettiva della pavimentazione, anche al fine di scongiurare ogni possibile percolamento delle acque di pioggia all’interno del manufatto.