I profili social del Ministero propongono un video in cui il pennino traccia idealmente la firma in calce al messaggio con cui l’intellettuale e scrittore siciliano, nato a Racalmuto l’8 Gennaio 1921, ricambiava ad Annamaria Ortese gli auguri scrivendo dalla clinica Valmont a Glion-sur-Montreux

Le poche, semplici righe con le quali Sciascia si dice a disposizione “per quello che posso”, “anche se non mi faccio vivo scrivendo”, sono depositate presso l’Archivio di Stato di Napoli e vergate sulla carta intestata di un Istituto in cui soggiornò anche il protagonista del pamphlet Atti relativi alla morte di Raymond Roussel, racconto-inchiesta composto dallo scrittore siciliano nel 1971 per indagare sulla morte misteriosa dell’autore francese avvenuta a Palermo nel 1933.

Fili sottili di esistenze che si intrecciano, lasciando libera la fantasia di correre su questo documento conservato alla nostra memoria, insieme ad alcune foto di Nino Catalano rese disponibili dalla Fondazione Leonardo Sciascia, che ritraggono l’intellettuale siciliano in alcuni momenti di vita familiare, costituiscono l’omaggio simbolico per questa ricorrenza.

«Un intellettuale al quale l’Italia deve molto» così il Ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini nel giorno del centenario della nascita di Leonardo Sciascia. «Una personalità animata da forte impegno civile e passione democratica – ha, poi, aggiunto – capace di analisi, critiche e spunti narrativi di grande attualità, autore di romanzi e racconti ai quali occorre ritornare per comprendere appieno il nostro Paese».

  • Foto in evidenza a cura di Roberto Monaldo / LaPresse