La Biblioteca venne inaugurata nel 1571 all’interno del complesso monumentale presente in Piazza San Lorenzo, nel cuore della città, di proprietà della potente famiglia Medici

Il progetto venne affidato a Michelangelo, circa cinquant’anni prima, da Papa Clemente VII°, nipote del celebre Lorenzo il Magnifico. Pochi anni dopo, nel 1534, l’artista lascerà Firenze per Roma, ma la Biblioteca sarà costruita seguendo i suoi dettami.
La disposizione michelangiolesca rimane intatta fino agli inizi del ‘900, quando i preziosi volumi vengono rimossi e sistemati negli attuali depositi.
«La collezione di manoscritti che possiede ancora oggi la Biblioteca Medicea Laurenziana è ricchissima e conta circa 11.000 esemplari, che compongono il cuore del Patrimonio librario a cui si aggiungono oltre 126.000 edizioni a stampa» fa sapere la Direttrice Silvia Scipioni.
Fra i tanti tesori custoditi, la Medicea Laurenziana conta una collezione di prestigiosi papiri, una delle più importanti al mondo. Inoltre, come esempi dei testi più antichi, c’è anche il Virgilio Mediceo e tanti manoscritti di età rinascimentale commissionati dagli stessi Medici ai cartolai fiorentini.