Musi lunghi e tanta amarezza. Tra l’altro, seconda sconfitta consecutiva in casa per il Cosenza, maturata contro un Pescara a dir poco deludente e favorito dalla sorte, sostenuto, oltretutto, da un arbitraggio davvero disdicevole ed indecoroso che al 29′ s’inventa un rigore inesistente per il vantaggio pescarese siglato da Tumminello, costretto, poi, ad uscire per infortunio.

La squadra rossoblù vista oggi al San Vito–Marulla è stata, comunque, propositiva. Ha fatto la partita sia nel primo che nel secondo tempo. Il Pescara, nell’attendere le avanzate dei LUPI, ha soltanto giocato di rimessa, tirando verso la porta di Perina (C) rarissime volte.

A salvarla, Illuzzi permettendo, è stata quella cattiveria che, invece, è mancata ai ragazzi di Braglia. Bravo Kanuté che ha giganteggiato a centrocampo, specie all’11′ quando con uno slalom spettacolare ha seminato il panico nella retroguardia avversaria, costringendo Fiorillo ad un difficile intervento.

Sciaudone non gli è stato da meno, tant’è che al 70’ ha segnato un eurogol da posizione impossibile. Lo stesso Pierini (C) è sembrato un giocatore diverso, più intraprendente e dinamico, rispetto a quello abulico visto contro la Salernitana.

Nel Pescara si è messo in evidenza Galano, giocatore sgusciante ed imprevedibile, molto difficile da controllare. Andava sicuramente marcato a uomo e non a zona. Gli è bastato trovare lo spazio necessario fra Legittimo e Capela per infilarsi in mezzo e scagliare all’88’ un sinistro tagliente con il quale ha superato un incolpevole Perina, permettendo agli abruzzesi di conquistare nel finale 3 punti, tutto sommato, immeritati.

Ora non bisogna abbattersi, specie in vista della difficile trasferta a Benevento. La squadra crescerà, anzi a nostro parere è già cresciuta rispetto alla gara disputata contro la Salernitana.

Solo l’invidia degli Dei ha punito severamente un Cosenza per nulla inferiore agli avversari. Giusta, infine, la sostituzione al 46’ di un Carretta (C) poco incisivo e determinato. Gli ex Palmiro e Maniero non si sono fatti rimpiangere. Sono stati, infatti, molti di più i fischi piovuti dagli spalti che non gli applausi. Bravo anche Lazaar, fino a quando è rimasto in campo, mentre Rivière è sicuramente da rivedere. Poco il minutaggio a lui concesso.

Queste le parole di Occhiuzzi nel post partita: «Eravamo riusciti a riprenderla, inserendo attaccanti veloci capaci di aggirare la loro difesa. Analizzando la gara, a parte le occasioni dei gol subiti, non possiamo lamentarci nulla. Ci vuole equilibrio e calma, quella che ci è mancata solo in alcuni sporadici frangenti. Sulle uniche distrazioni abbiamo subito gol.

Fa rabbia perdere una partita del genere. Ci inorgoglisce però per come i nostri ragazzi hanno interpretato la gara, in modo propositivo. Per quanto riguarda le decisioni arbitrali non riesco ad interpretarle. Dopo aver rivisto le immagini però posso dire che c’era un rigore per noi e il loro mi è sembrato inesistente. Non penso assolutamente alla malafede ma all’errore umano. Penso che sia arrivato il momento di inserire il VAR anche in Serie B, perché dà fastidio subire questi torti».

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Perina; Corsi, Monaco, Capela, Lazaar (46′ Legittimo); Sciaudone, Kanouté, Bruccini; Carretta (46′ Kone), Pierini, Baez (76′ Rivière). A disp.: Saracco, Idda, Broh, D’Orazio, Schiavi, Machach, Trovato, Bittante. All. Occhiuzzi (Braglia squalificato)

PESCARA: Fiorillo; Vitturini, Scognamiglio, Campagnaro (45′ Drudi), Masciangelo; Machin, Palmiero (74′ Kastanos), Memushaj; Galano, Tumminello (40′ Maniero), Di Grazia. A disp.: Kastrati, Del Grosso, Cisco, Brunori, Ciofani, Zappa, Busellato, Ingelsson, Bocic. All. Zauri

ARBITRO: Illuzzi di Molfetta (Marchi – Palermo)

IV UOMO: Natilla di Molfetta

MARCATORI: 30′ rig. Tumminello (P), 70′ Sciaudone (C), 88′ Galano (P)

Note: Giornata calda e soleggiata con temperatura superiore ai 30°C. Terreno di gioco in buone condizioni. Presenti 8053 spettatori di cui 82 ospiti. (6280 paganti + 1695 abbonati)

Ammoniti: Masciangelo (P), Palmiero (P), Kone (C)

Angoli: 7-1 (pt 5-1)

Recupero: 4′ pt; 6′ st

Fotoreporter Francesco Donato