La città toscana rende omaggio al grande scrittore russo nel 200esimo anniversario della nascita, dedicandogli una statua posizionata nel Parco delle Cascine

Lo scrittore ha soggiornato per ben due volte a Firenze. La prima per pochissimi giorni, nel 1862, ma tanto bastò per ammaliarlo. Successivamente, fra il 1868 ed il 1869, in una casa vicino a Piazza Pitti dove oggi una targa lo ricorda. E fu proprio in quella casa che trovò ispirazione per terminare l’Idiota, considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa.

Nella prima in visita di piacere durata, per l’appunto, cinque giorni era presente anche l’amico filosofo Stachov, con il quale avvenivano accese discussioni per le strade di Firenze in quanto alla logica stringente del primo, Dostoevskij opponeva un pensiero mistico e spiritualistico. Mentre nel secondo soggiorno durato, invece, qualche mese, con lo scrittore si trovava la cara moglie Anna.

La statua, in ogni caso, è opera dello scultore membro dell’Accademia russa delle Belle arti Aidyn Zeinalov. Alla cerimonia erano presenti, oltre all’autore, l’incaricato d’Affari della Federazione Russa in Italia Maxim Burlyay, il Consigliere dell’Ambasciata Alexey Fadeev ed il professor Vladimir Tolstoj, nipote dell’omonimo scrittore, delegato per la Cultura della stessa Federazione.