La giuria di Venezia 78, presieduta da Bong Joon Ho e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao, ha emenato i suoi verdetti

 

Cala il sipario sulla 78ª edizione del Festival del Cinema di Venezia. Ha vinto L’Evenement, il film francese dai contenuti forti, diretto dalla sceneggiatrice Audrey Diwan e che vede come protagonista Anamaria Vartolomei nel ruolo di Anne, studentessa universitaria single nella Francia del 1963, che scopre di essere incinta ed è determinata a tutti costi ad abortire in un clima di terrore totale intorno a lei.

Una scelta coraggiosa quella della giuria, anche perché la storia è tratta dal un romanzo autobiografico di Anne Ernaux. Paolo Sorrentino, invece, con È stata la mano di Dio, uno dei suoi migliori film in assoluto dopo vent’anni di carriera, si deve accontentare del secondo posto con il Gran premio della Giuria. Mentre Il Buco di Michelangelo Frammartino, con lo sfondo di una bellissima Calabria, ha raccolto il Premio speciale della Giuria.

La regista Audrey Diwan ha 41 anni, è alla sua seconda regia ed è la quinta regista donna a vincere il Leone d’Oro in 78 anni di Festival. «Volevo che questo film fosse un’esperienza, un viaggio nelle pelle di questa giovane donna» ha spiegato la Diwan dal palco della Sala Grande con il trofeo fra le mani. «C’è sempre troppo silenzio attorno al tema dell’aborto nel mondo – ha poi aggiunto -. Fare un film su questo argomento è sempre difficile e io volevo farlo con rabbia e con le viscere».

Riconoscimento, inoltre, alla regia per Jane Campion. Migliore attrice Penelope Cruz e Coppa Volpi per l’interpretazione maschile John Arcilla. Premiato anche il giovane attore Filippo Scotti con il Mastroianni Award e per la miglior sceneggiatura a Maggie Gyllenhall per The lost daughter.