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Era pilotato da una troupe di Porta a Porta

La gravità di quanto successo si misura anche dalla celerità delle azioni. Ed è stata immediata la reazione del Garante della Privacy che ha aperto un’istruttoria sul caso del drone di Porta a Porta mandato a sorvolare la casa della famiglia Elkann. La scorsa settimana, infatti, una troupe della trasmissione di Bruno Vespa si è posizionata nei pressi della Villa.
Il drone, pilotato da remoto da un film-maker, ha scrutato e filmato dall’alto quello che stava accadendo in giardino. Un metodo invasivo e tecnologico per carpire immagini a corredo di un servizio giornalistico legato all’inchiesta sull’eredità degli Agnelli. L’operazione era stata, comunque, scoperta e fermata dagli uomini della sicurezza di John Elkann.
Porta a Porta era stata diffidata dagli Avvocati difensori che avevano parlato di «ingiustificabile intrusione nella vita privata per di più realizzata dalla TV di Stato». La trasmissione aveva, poi, fatto sapere che non avrebbe usato quelle riprese anche se, infine, riteneva che fossero lecite per fini giornalistici.