Il Cosenza ha spinto anche nei minuti di recupero, tenendo il Venezia racchiuso nella propria metà campo per lunghi tratti della gara. Si era messa male per i LUPI nel primo tempo. I lagunari, infatti, erano andati sull’1 a 0 con un goal di rapina di Samuele Longo, che al minuto 38’ ha insaccato alle spalle di Perina, grazie alle solite marcature blande dei difensori silani.

E pensare che i rossoblù, soltanto alcuni attimi prima, avevano sfiorato il vantaggio al 36′ con una girata di Carretta lesto a colpire la sfera su cross di Casasola. Sull’intervento del portiere casalingo, la palla, dopo essersi adagiata sul palo interno, si è fermata incredibilmente sulla linea di porta.

La partita, comunque, è stata equilibrata. Le squadre sono scese in campo in un’atmosfera davvero surreale, a causa delle decisioni assunte in settimana per via del Coronavirus che, a dispetto di Marco Polo (illustre veneziano vissuto nel lontano 1300, noto per i suoi viaggi in Cina), ha tenuto i tifosi fuori dallo Stadio.

Il Cosenza, tuttavia, è riuscito a conquistare un punto prezioso con la marcatura di Machach che al 61’, raccogliendo un lungo lancio dalle retrovie di Schiavi, ha prima colpito di testa e, poi, sulla respinta approssimativa di Pomini ha siglato, in sicurezza, il definitivo pareggio.

Non sono, certo, mancate le proteste nel silenzio “assordante” del Penzo. Proteste che al 57’ sono costate care a Pillon, esplulso dall’arbitro Prontera a seguito di un chiaro tocco con il braccio in piena area di rigore da parte di Maleh (V). Una svista clamorosa ed un danno enorme per gli ospiti, se si pensa alla loro attuale classifica e all’importanza della posta in gioco.

I calabresi, in ogni caso, non hanno certo sfigurato, nonostante le pesanti assenze di Asencio e Revière, i veri alfieri dell’attacco bruzio. Buona, dopotutto, la prova di Carretta e del franco-algerino Machach che, insieme, non hanno fatto rimpiangere i due attaccanti, come, tra l’altro, ha sottolineato lo stesso Pillon che, nel finale, oltretutto, ha fatto debuttare il giovane Bahlouli.

«E’ un punto che ci permette di star lì – ha dichiarato il mister -. Chiaro che avrei preferito conquistare l’intera posta in palio. Prestazione comunque buona soprattutto nel primo tempo dove meritavamo di passare in vantaggio. Nel secondo tempo, con rabbia e determinazione, anche se con poco ordine, siamo riusciti a raddrizzarla.

Incredibile giocare con questo silenzio, direi quasi surreale. Lavoriamo e andiamo avanti con fiducia. Valuteremo in questi giorni se sarà possibile recuperare qualcuno degli infortunati. Sono stato costretto a sostituire Schiavi e Kanouté per dei piccoli problemi che spero non condizioneranno il loro impiego nel prossimo match contro il Cittadella».

IL TABELLINO DEL MATCH:

VENEZIA: Pomini, Fiordaliso, Riccardi, Casale, Molinaro, Caligara (68′ Monachello), Fiordilino, Maleh (89′ Zigoni), Aramu, Capello (78′ Firenze), Longo. A disposizione: Oliveira, Zuculini, Vacca, Senesi, Montalto, Marino, Lollo, Ceccaroni, Lakicevic. All. Dionisi

COSENZA: Perina; Idda, Schiavi (67′ Capela), Monaco; Casasola, Bruccini, Kanouté (67′ Broh), Sciaudone, D’Orazio; Machach, Carretta (85′ Bahlouli). A disposizione: Saracco, Corsi, Lazaar, Pierini, Legittimo, Bittante, Prezioso, Baez. All. Pillon.

ARBITRO: Fabrizio Prontera di Bologna (Macaddino – Perrotti)

IV UOMO: Nicolò Marini di Trieste

MARCATORI: 38′ Longo (V), 61′ Machach (C)

NOTE: La gara si è giocata a porte chiuse. Cielo nuvoloso, terreno di gioco in buone condizioni

Ammoniti: 14′ Sciaudone (C), 19′ Fiordaliso (V), 46′ Aramu (V)

Espulso: al 57′ il tecnico del Cosenza Bepi Pillon

Angoli: 4-5 (pt 2-1)

Recupero: 0′ pt; 4′ st