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La riduzione delle autorizzazioni a scalare le montagne più alte del pianeta

L’ordine arriva dalla Corte Suprema del Nepal: adesso basta. Le ascensioni all’Everest e alle altre vette, lassù, a un passo dal cielo, oltre i mitici 8 mila metri, devono essere limitate. Per scalare la cima più alta del mondo serve un permesso rilasciato dalle Autorità nepalesi, che costa 11 mila dollari e di cui, solo l’anno scorso, ne sono stati rilasciati 478. Un filino troppi.
I Giudici nepalesi hanno appena ordinato al Governo di Katmandu di metterci un freno. Numero chiuso, accessi limitati e ascensioni razionate: chiamatele un po’ come volete, il concetto tanto non cambia. È una questione di rispetto. Un po’ come Venezia o come certe spiagge, oppure come alcuni laghi alpini: l’Everest avrà d’ora in poi gli ingressi contingentati.
Il Presidente del Club Alpino italiano Antonio Montani ha, così, commentato: «Siamo per la libertà di accesso alle montagne. Però dobbiamo fare alcuni ragionamenti quando parliamo di Himalaya e di zone simili. Anzitutto, quelle sono vallate il cui sostentamento dipende interamente dalle spedizioni e in secondo luogo è necessario interrogarsi sull’impatto ambientale che quelle stesse spedizioni generano».