La pandemia ha avuto un impatto rilevante su tutte le componenti di una dinamica demografica già in fase recessiva sin dal 2014

Al 1 Gennaio 2022, secondo i primi dati provvisori, la popolazione residente in Italia scende a circa 59 milioni unità, facendo registrare oltre 1 milione di individui in meno nell’arco degli ultimi 8 anni.
La progressiva diminuzione della popolazione fra 15 e 49 anni, dovuta all’ingresso nella vita adulta di generazioni sempre meno numerose a causa della denatalità, comporta a sua volta un effetto deprimente sullo stesso flusso di nuovi nati. Si è, infatti, calcolato che il 60% del loro calo negli ultimi 10 anni sia dipeso dalla diminuzione dei potenziali genitori.
Sono, inoltre, diminuite le coppie con figli e senza altre persone di più di 11 punti percentuali in 20 anni. Se all’inizio del nuovo millennio la famiglia nucleare formata da una coppia con figli era ancora la più frequente, seppure non più maggioritaria, ai giorni nostri è superata dalla famiglia unipersonale.
L’età media della popolazione, infine, è in costante rialzo sino a raggiungere 46,2 anni al 1 Gennaio 2022, mentre i centenari residenti in Italia sono complessivamente 17.177 di cui l’83,4% è costituito da donne. Ad oggi la persona vivente più anziana in Italia è una donna residente nelle Marche che è alle soglie dei 112 anni; fra gli uomini, invece, il decano risiede in Toscana ed ha quasi 110 anni.