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Una squadra sterile con l’attacco meno prolifico del Campionato

Lo Spezia si dà una grande chance salvezza battendo in casa il Palermo per 1 a 0, al termine di una battaglia sportiva che riconcilia gli spezzini con lo spirito del Picco. «Sono cambiate molte cose – ha ricordato il mister Luca D’Angelo -. Ho visto Nikolaou, Mateju e Hristov fare ottimi interventi, questo anche perché si sentono la maglia addosso. In questo momento ci siamo e a Cosenza vogliamo far bene. Sono felice che la gente apprezzi il lavoro dei giocatori e dello staff, ma ora dobbiamo pensare alle prossime gare».
Un gol di Giuseppe Di Serio, dunque, regala 3 punti alla squadra che fa un passo avanti verso un posto per lo spareggio. Giusto dire che per parlare di salvezza diretta, dipenderà dalla capacità degli Aquilotti di vincere almeno una gara fra Cosenza e Venezia, impresa forse proibitiva per i liguri. Dopo tanti post-partita densi di amarezza, fra rigori mancati e reti clamorosamente sbagliati, per Luca D’Angelo arriva la settima vittoria, sono 8 complessive per lo Spezia, da quando siede sulla panchina. Una gara condizionata da un campo scivoloso e a tratti imprevedibile, dove le occasioni si sono rarefatte col passare dei minuti.
Possesso favorevole al Palermo che, tuttavia, non ha mai tirato in porta, nonostante il pedigree dei suoi attaccanti. Ora l’arrivo in Calabria con il fattore stanchezza che si farà sentire. «A Cosenza dovremo sicuramente cambiare qualcosa, perché abbiamo speso molto – ha poi, infatti, ribadito D’Angeloma abbiamo calciatori che non hanno giocato e che potranno essere nella partita al San Vito-Marulla con la stessa determinazione e voglia di raggiungere l’obiettivo. Ho detto ai ragazzi di pensare esclusivamente alla partita contro il Cosenza, lasciando perdere tutto il resto, perché il nostro focus deve essere solo su ciò che potremo fare noi stessi in Calabria».
Tra l’altro, sono giunte puntuali anche le parole dell’ultimo realizzatore dello Spezia: «Abbiamo dato l’impressione di avere più motivazione rispetto agli avversari – ha, quindi, ricordato Giuseppe Di Serio -. A Cosenza servirà fare una partita come quella contro il Palermo, dove abbiamo corso su ogni pallone pressando tutti insieme da grande squadra, pertanto conterà soltanto questo». Lo Spezia, comunque, è stata una delle poche squadre ad aver cambiato allenatore. A fine Novembre dello scorso anno, all’esonerato Alvini è subentrato, infatti, Luca D’Angelo. Il neo-mister ha riassestato il modulo, impostando la difesa a 4, ma si è distinto, soprattutto, per il gran lavoro sul piano motivazionale.
L’Abbruzzese, noto per il suo utilizzo del sistema 4-3-1-2, ha apportato non solo modifiche tattiche, ma si è impegnato sul lavoro psicologico mirato a rinvigorire il morale del gruppo. A fine Campionato si potrà sicuramente dire se lo sforzo dell’ex allenatore del Pisa avrà prodotto i risultati sperati, anche se la squadra è tuttora impelagata in piena zona retrocessione. Tant’è, che nel Golfo dei Poeti la situazione attuale non è per niente bella, nonostante non sia ancora del tutto finita.
Nel corso delle sue esperienze, D’Angelo si è sempre contraddistinto per il carattere e la tenacia. Spesso, ha sempre preferito un calcio duttile, con pochi compromessi, ma mai con difese abbottonate davanti alla porta, perché in fondo lascia giocare e ripartire, all’occorrenza, con uomini adatti a ribaltare il fronte. Il tecnico in Liguria ha accettato una sfida al quanto difficile. Lo Spezia deve, perciò, salvarsi per evitare, dopo lo scorso Campionato in Serie A, un’altra deludente retrocessione, così come accadde nello spareggio contro l’Hellas Verona. Sarebbe una sciagura se, di fatto, dovesse salutare anche la Serie B.

*L’immagine in evidenza è a cura dello Sprezia Calcio