Si tratta di un modello innovativo che verrà gradualmente esteso a tutti gli immobili di proprietà del Fondo Edifici di Culto (Fec) e l’Opera per Santa Maria Novella per un periodo di 5 anni

A firmare l’intesa al Viminale sono stati il Direttore centrale degli Affari dei Culti e per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto Alessandra Camporota ed il Presidente per l’Opera per Santa Maria Novella, nonché rappresentante legale della provincia romana dei Frati predicatori, Padre Aldo Tarquini.

La nuova convenzione, che sarà adottato gradualmente per tutte le concessioni in uso di beni immobili di proprietà del Fec, ha l’obiettivo di assicurare, insieme ad un’adeguata gestione dei visitatori, l’ottimale stato di conservazione del complesso monumentale da un punto di vista strutturale, ambientale, energetico ed impiantistico, in linea con la missione del FEC, finalizzata alla conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico di proprietà.

Fra le importanti novità, l’impegno assunto dall’Opera di valorizzazione il bene da un punto di vista architettonico con la formazione di un fascicolo fabbricato, assumendosi tutti gli oneri connessi alla manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché all’adeguamento delle misure di sicurezza.

L’Opera verserà al Fondo, entro il 30 Aprile di ogni anno, le royalties sugli incassi realizzati nell’anno precedente, al netto delle somme attribuite dal Fec entro il 31 Marzo di ogni anno destinate ad interventi programmati e approvati di manutenzione, conservazione, restauro e valorizzazione dell’intero immobile previsti nel bilancio approvato per l’anno di competenza.