Responsabile di circa l’8% delle emissioni globali di gas serra

Il turismo ha cambiato finalità ed essenza. Da occasione di relax e di arricchimento culturale, si è trasformato in prodotto da consumarsi rapidamente, in modo da sostituirlo subito con un altro. Il modello consumista, ormai, dilaga.
Da qui nasce il viaggio compulsivo. Visto un posto, consumato in mezza giornata massimo un giorno, subito si va a consumarne un altro, in una sequenza ossessiva di comportamenti. Una faticaccia, fatta da continui spostamenti.
Ma non c’è solo l’impatto ambientale, c’è anche quello sociale. Le città a più alta attrazione turistica (e in Italia ce ne sono molte), sono soggette al degrado del tessuto sociale. La stagionalità del turismo favorisce, in questi casi, occupazione precaria e speso sottopagata.