Si è tenuto nella mattina di ieri un nuovo confronto tra Confindustria e il Governo sul caro energia, una vera e propria emergenza per i Settori manifatturieri italiani che si trovano a fronteggiare un drammatico aumento dei costi delle commodity energetiche, con particolare riferimento al prezzo del gas naturale e dell’elettricità

Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani è, infatti, intervenuto sul tema al Consiglio Generale di Confindustria guidato dal Presidente Carlo Bonomi e alla presenza degli Imprenditori rappresentanti il Sistema associativo. Al centro dell’incontro i temi di primo piano dell’Agenda nazionale ed internazionale, dall’emergenza legata ai prezzi dell’energia alle opportunità che derivano dalla transizione ecologica, dall’economia circolare alla finanza sostenibile.
«Un dialogo articolato e proficuo che ha consentito un confronto serio sulla necessità di portare a compimento tutte le sfide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza» ha commentato il Ministro Cingolani. Si è parlato, inoltre, di possibili azioni, frutto di una riflessione costruttiva e non ideologica, per contrastare il drammatico impatto dei costi dell’energia sul Sistema produttivo con potenziali gravi conseguenze sociali ed economiche per il Paese.
Una tempesta che rischia di paralizzare definitivamente il Sistema industriale, già interessato da molteplici decisioni di chiusura. E che richiede, come condiviso di nuovo nell’incontro, un deciso intervento di Politica Industriale dagli effetti congiunturali e strutturali immediati, oltre ad una progettualità di lungo termine.
Il pacchetto di misure più urgenti proposte da Confindustria riguardano la cessione della produzione nazionale di gas ai Settori industriali per 10 anni con anticipazione dei  benefici finanziari per l’anno 2022, nonché l’aumento delle aliquote di agevolazione per le componenti parafiscali della bolletta elettrica nei limiti previsti dalla normativa europea.